Sfogliando i siti online di alcuni quotidiani italiani mi sono imbattuto sulla prima pagina di oggi del Corriere della Sera.
Nuovo sconcertante panegirico a Berlusconi, nuova eco del giornale di famiglia "Il Giornale", come se non bastasse la posizione monopolistica del clan di Arcore nell'ambito dell'informazione.
Il Cavaliere sorridente che parla di bollo auto e bonus bebè: "li abbiamo promessi per la seconda parte della legislatura, saranno attuati gradualmente e compatibilmente con le possibilità di bilancio, dopo aver riavviato la crescita economica e rimesso in ordine i conti dello Stato". Ancora su Alitalia: "L’Alitalia è stata una bandiera dell’Italia che rinasceva dopo la seconda guerra. La nuova Alitalia sarà la bandiera di un Paese che esce dal tunnel di una lunga crisi". Naturalmente senza contraddittorio. Perché la pessima capacità del Cavaliere di tenere i conti dello Stato in ordine la si è già vista dal 2001 al 2006.
Naturalmente il Cavaliere nel suo monologo non ci spiega dov'è finita la cordata italiana che doveva nascere nell'arco di tre settimane e se rivedremo un giorno i 300 milioni di euro del prestito ponte.
Nuovo sconcertante panegirico a Berlusconi, nuova eco del giornale di famiglia "Il Giornale", come se non bastasse la posizione monopolistica del clan di Arcore nell'ambito dell'informazione.
Il Cavaliere sorridente che parla di bollo auto e bonus bebè: "li abbiamo promessi per la seconda parte della legislatura, saranno attuati gradualmente e compatibilmente con le possibilità di bilancio, dopo aver riavviato la crescita economica e rimesso in ordine i conti dello Stato". Ancora su Alitalia: "L’Alitalia è stata una bandiera dell’Italia che rinasceva dopo la seconda guerra. La nuova Alitalia sarà la bandiera di un Paese che esce dal tunnel di una lunga crisi". Naturalmente senza contraddittorio. Perché la pessima capacità del Cavaliere di tenere i conti dello Stato in ordine la si è già vista dal 2001 al 2006.
Naturalmente il Cavaliere nel suo monologo non ci spiega dov'è finita la cordata italiana che doveva nascere nell'arco di tre settimane e se rivedremo un giorno i 300 milioni di euro del prestito ponte.
Già nei giorni scorsi mi sono chiesto come mai il Corriere abbia dato allo scadente pezzo del Newsweek così tanto spazio, ma non ne abbia dato per esempio agli articoli critici verso il governo come quelli circostanziati dell'Economist dei giorni scorsi.
Come mai la poca risonanza alla legittima critica di Famiglia Cristiana sul lavoro solo di facciata del governo, mentre la presa di posizione diplomatica del Vaticano è cliccabile appena sotto l'articolo su Berlusconi, come a dire "il Vaticano approva la linea del governo"?
Più importante il consueto fasullo monologo del giorno dell'imbonitore di Arcore che il bell'articolo di Giovanni Sartori sulla salute del Pianeta Terra (cliccabile appena sotto)?
Come mai la poca risonanza alla legittima critica di Famiglia Cristiana sul lavoro solo di facciata del governo, mentre la presa di posizione diplomatica del Vaticano è cliccabile appena sotto l'articolo su Berlusconi, come a dire "il Vaticano approva la linea del governo"?
Più importante il consueto fasullo monologo del giorno dell'imbonitore di Arcore che il bell'articolo di Giovanni Sartori sulla salute del Pianeta Terra (cliccabile appena sotto)?
Insomma che gioco gioca il Corriere della Sera e con esso il potentato dei forti poteri economici dietro di esso?
Pensano ormai i poteri forti che Berlusconi sia ormai la unica speranza di uscita da una situazione economica e finanziaria pressochè disperata?
Pensa questo anche il PD, a cui il Corriere sembra essere molto vicino?
Dopo l'abdicazione di un' opposizione e di un Presidente della Repubblica che non si oppone, ora anche l'abdicazione di una stampa libera e non asservita?
Pensano ormai i poteri forti che Berlusconi sia ormai la unica speranza di uscita da una situazione economica e finanziaria pressochè disperata?
Pensa questo anche il PD, a cui il Corriere sembra essere molto vicino?
Dopo l'abdicazione di un' opposizione e di un Presidente della Repubblica che non si oppone, ora anche l'abdicazione di una stampa libera e non asservita?
Nessun commento:
Posta un commento