Il carcere di Sulmona è ben noto a causa dei prestigiosi detenuti del 41 bis di mafia e 'ndrangheta. Una porta che non si apriva mai.
Ma ora che il carcere rinchiude un detenuto importante, Ottaviano Del Turco, ecco che la processione non finisce più.
11 visite eccellenti in diciannove giorni: "Otto sono targate centrodestra. Tre centrosinistra. Un record per il sistema carcerario italiano: è la prima volta che un detenuto riceve così tante attenzioni e in così poco tempo in una prigione dello Stato. Un record dei record per il «supercarcere» di Sulmona, blocchi di cemento armato trasformati in camminatoi in mezzo alla magnifica campagna ai piedi del Gran Sasso." Nel frattempo "Lui legge Hemingway e Silone, dipinge su tela la sua cella e le montagne dell' Abruzzo, con gli altri ospiti del carcere di Sulmona non parla mai".
Le prime visite, il 15 luglio: Pierluigi Mantini, deputato del Pd e segretario della commissione Giustizia della Camera, ed il senatore Marcello Pera. Il 16: i parlamentari del Pdl Renato Farina e Giancarlo Lehener. Il 21: la deputata del Pdl Melania De Nichilo Rizzoli. Il 25 luglio sono a Sulmona Lella Golfo, presidente della fondazione Marisa Belisario, e l'onorevole del Pdl Giuliano Cazzola, vicepresidente della commissione Lavoro della Camera; quest'ultimo con quattro bigliettini recanti messaggi d'auguri da parte del ministro Renato Brunetta, dell'ex ministro Pierluigi Bersani, di Livia Turco e di Margherita Boniver. La tarda serata del 25 luglio è il turno dell'ex presidente del Senato Franco Marini assieme al senatore del Partito democratico Giovanni Legnini. Maurizio Scelli, l'ex presidente della Croce Rossa, è di turno il 29 luglio. Fino all'ultima visita celebre, quella dell'europarlamentare del Pdl Giuseppe Gargani. Innumerevoli poi le lettere ed i bigliettini dei colleghi del Palazzo: Silvio Berlusconi, ma anche Piero Fassino ed Epifani.
La Casta politica è si protettiva verso i membri che una volta tanto vengono beccati con le mani nella marmellata; così i suoi membri onorati si superano in un profluvio di pizzini e messaggi di parte a prescindere dalle carte processuali. Quando un messaggio di buon lavoro al magistrato inquisitore?
Oddio, per la verità rimaniamo in attesa che il Tribunale del Riesame il 7 Agosto decida sul destino degli indagati e preferiamo limitare i giudizi sommari. Tuttavia riteniamo che le 442 pagine dell'atto accusatorio del Procuratore Trifuoggi sono più che una prova campata per aria e che comunque alla fine saranno i fatti processuali a prevalere sugli atteggiamenti autoprotettivi e diffamatori della Casta politica.
Ci dobbiamo preoccupare per questo eccesso di solidarietà bipartisan e per il rinnovato scambio di attenzioni tra maggioranza ed opposizione sul tema giustizia? Si.
Infatti consideriamo infatti quali interessi e potenziali conseguenze per la Casta siano in ballo, tenendo ben presente in mente che la gestione della sanità regionale è un'immensa gallina dalle uova d'oro che ha permesso di superare le difficoltà subentrate sul finanziamento illecito dei partiti a seguito di Mani Pulite.
È chiaro che se qualcuno parla sono problemi per tutti.
Ma ora che il carcere rinchiude un detenuto importante, Ottaviano Del Turco, ecco che la processione non finisce più.
11 visite eccellenti in diciannove giorni: "Otto sono targate centrodestra. Tre centrosinistra. Un record per il sistema carcerario italiano: è la prima volta che un detenuto riceve così tante attenzioni e in così poco tempo in una prigione dello Stato. Un record dei record per il «supercarcere» di Sulmona, blocchi di cemento armato trasformati in camminatoi in mezzo alla magnifica campagna ai piedi del Gran Sasso." Nel frattempo "Lui legge Hemingway e Silone, dipinge su tela la sua cella e le montagne dell' Abruzzo, con gli altri ospiti del carcere di Sulmona non parla mai".
Le prime visite, il 15 luglio: Pierluigi Mantini, deputato del Pd e segretario della commissione Giustizia della Camera, ed il senatore Marcello Pera. Il 16: i parlamentari del Pdl Renato Farina e Giancarlo Lehener. Il 21: la deputata del Pdl Melania De Nichilo Rizzoli. Il 25 luglio sono a Sulmona Lella Golfo, presidente della fondazione Marisa Belisario, e l'onorevole del Pdl Giuliano Cazzola, vicepresidente della commissione Lavoro della Camera; quest'ultimo con quattro bigliettini recanti messaggi d'auguri da parte del ministro Renato Brunetta, dell'ex ministro Pierluigi Bersani, di Livia Turco e di Margherita Boniver. La tarda serata del 25 luglio è il turno dell'ex presidente del Senato Franco Marini assieme al senatore del Partito democratico Giovanni Legnini. Maurizio Scelli, l'ex presidente della Croce Rossa, è di turno il 29 luglio. Fino all'ultima visita celebre, quella dell'europarlamentare del Pdl Giuseppe Gargani. Innumerevoli poi le lettere ed i bigliettini dei colleghi del Palazzo: Silvio Berlusconi, ma anche Piero Fassino ed Epifani.
La Casta politica è si protettiva verso i membri che una volta tanto vengono beccati con le mani nella marmellata; così i suoi membri onorati si superano in un profluvio di pizzini e messaggi di parte a prescindere dalle carte processuali. Quando un messaggio di buon lavoro al magistrato inquisitore?
Oddio, per la verità rimaniamo in attesa che il Tribunale del Riesame il 7 Agosto decida sul destino degli indagati e preferiamo limitare i giudizi sommari. Tuttavia riteniamo che le 442 pagine dell'atto accusatorio del Procuratore Trifuoggi sono più che una prova campata per aria e che comunque alla fine saranno i fatti processuali a prevalere sugli atteggiamenti autoprotettivi e diffamatori della Casta politica.
Ci dobbiamo preoccupare per questo eccesso di solidarietà bipartisan e per il rinnovato scambio di attenzioni tra maggioranza ed opposizione sul tema giustizia? Si.
Infatti consideriamo infatti quali interessi e potenziali conseguenze per la Casta siano in ballo, tenendo ben presente in mente che la gestione della sanità regionale è un'immensa gallina dalle uova d'oro che ha permesso di superare le difficoltà subentrate sul finanziamento illecito dei partiti a seguito di Mani Pulite.
È chiaro che se qualcuno parla sono problemi per tutti.
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