Dal blog di Michael Mass segnalo il seguente interessante post. Abbiamo già recensito l'interessante libro di Michele de Lucia già il 14 Luglio, tuttavia penso che rinfrescare le idee non faccia proprio male.
"Vi segnalo un libro molto interessante che ci svela i retroscena dell'attuale inciucio PD-Pdl. Un inciucio che nasce fra il 1984 ed il 1986.
Fin dal 1990 anno in cui scoppiò "Mani Pulite" si iniziò a vociare senza successo di finanziamenti arrivati al PCI dall'URSS.
Fu sopratutto Silvio Berlusconi dopo essere diventato nel 1994 Presidente nel Consiglio a calcare la mano su questa storia ed ora grazie a questo libro sappiamo perché faceva certe affermazioni.
Perché sapeva! Perché anche lui finanziava il PCI in cambio di voti favorevoli in Parlamento ai decreti Craxi pro-Mediaset.
Pare facesse pure da tramite fra il PCI e il Cremlino: chissà che la sua amicizia con Putin non abbia origine proprio in quegli anni.
Ora mi si spiega non solo l'atteggiamento masochistico di una certa sinistra ma anche il buon rapporto Berlusconi-Putin.
Perché quel rapporto è anomalo: un liberista o sedicente tale che dialoga con un post-comunista nemmeno tanto post non è normale, specialmente se non fa lo stesso con i post-comunisti di casa sua.
C'è un filo conduttore che unisce Berlusconi-Craxi e il PCI: Mediaset. Berlusconi li sfrutta entrambi a suo piacimento ma poi li scarica. L'amicizia (finta) con Craxi viene buttata via quando questi è coinvolto in Mani Pulite e fugge ad Hammamet mentre i comunisti vengono denigrati a partire dal 1994 quando si ritrovano a fare opposizione parlamentare al Cav.
È qui si spiega la paura che ha Berlusconi dei comunisti, quelli veri che nel 1988 vanno per conto proprio dissentendo da Occhetto e il nascente Pdl progenitore dei DS poi PD. Non è una paura politica ma di quanto essi sanno. E per ora non dicono".
Caro Michael, non penso che siano mai stati dimostrati dei finanziamenti illeciti od occulti al PCI di allora da parte di Berlusconi. Io penso semplicemente che il punto d'incontro tra Berlusconi e Veltroni, ed in particolare la corrente migliorista del PCI guidata da, udite udite, un certo Napolitano, sia stato allora il patto sul sistema radiotelevisivo che vedeva il via libera a Berlusconi in cambio di Rai3 al PCI. Patto nato nella regia dell'interessato Craxi e della collusa sinistra DC.
Mi pare che, anche senza supporre finanziamenti illeciti da parte di Berlusconi, la cosa sia comunque grave, anche considerando che l'allora creato sbilanciamento del sistema nazionale radiotelevisivo condusse al corrotto e monopolistico sistema che oggi tutti noi vediamo.
Fu quello l'inizio della deriva antidemocratica del paese.
Inoltre le convergenze di Berlusconi con praticamente tutti i potenti di allora gettano ampia luce sull'uomo Berlusconi, oggi a parole sempre pronto a sostenere la bandiera dell'anticomunismo di facciata ma, nel fatto concreto, poi sempre pronto a dialogare con chiunque lo aiuti a raggiungere i suoi fini personali.
E noi guardiamo a Dell'Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, ma premiato con il seggio parlamentare, pensiamo al suo vecchio fattore Mangano e al nugolo di picciotti siciliani che compongono il suo staff e rabbrividiamo.
"Vi segnalo un libro molto interessante che ci svela i retroscena dell'attuale inciucio PD-Pdl. Un inciucio che nasce fra il 1984 ed il 1986.
Fin dal 1990 anno in cui scoppiò "Mani Pulite" si iniziò a vociare senza successo di finanziamenti arrivati al PCI dall'URSS.
Fu sopratutto Silvio Berlusconi dopo essere diventato nel 1994 Presidente nel Consiglio a calcare la mano su questa storia ed ora grazie a questo libro sappiamo perché faceva certe affermazioni.
Perché sapeva! Perché anche lui finanziava il PCI in cambio di voti favorevoli in Parlamento ai decreti Craxi pro-Mediaset.
Pare facesse pure da tramite fra il PCI e il Cremlino: chissà che la sua amicizia con Putin non abbia origine proprio in quegli anni.
Ora mi si spiega non solo l'atteggiamento masochistico di una certa sinistra ma anche il buon rapporto Berlusconi-Putin.
Perché quel rapporto è anomalo: un liberista o sedicente tale che dialoga con un post-comunista nemmeno tanto post non è normale, specialmente se non fa lo stesso con i post-comunisti di casa sua.
C'è un filo conduttore che unisce Berlusconi-Craxi e il PCI: Mediaset. Berlusconi li sfrutta entrambi a suo piacimento ma poi li scarica. L'amicizia (finta) con Craxi viene buttata via quando questi è coinvolto in Mani Pulite e fugge ad Hammamet mentre i comunisti vengono denigrati a partire dal 1994 quando si ritrovano a fare opposizione parlamentare al Cav.
È qui si spiega la paura che ha Berlusconi dei comunisti, quelli veri che nel 1988 vanno per conto proprio dissentendo da Occhetto e il nascente Pdl progenitore dei DS poi PD. Non è una paura politica ma di quanto essi sanno. E per ora non dicono".
Caro Michael, non penso che siano mai stati dimostrati dei finanziamenti illeciti od occulti al PCI di allora da parte di Berlusconi. Io penso semplicemente che il punto d'incontro tra Berlusconi e Veltroni, ed in particolare la corrente migliorista del PCI guidata da, udite udite, un certo Napolitano, sia stato allora il patto sul sistema radiotelevisivo che vedeva il via libera a Berlusconi in cambio di Rai3 al PCI. Patto nato nella regia dell'interessato Craxi e della collusa sinistra DC.
Mi pare che, anche senza supporre finanziamenti illeciti da parte di Berlusconi, la cosa sia comunque grave, anche considerando che l'allora creato sbilanciamento del sistema nazionale radiotelevisivo condusse al corrotto e monopolistico sistema che oggi tutti noi vediamo.
Fu quello l'inizio della deriva antidemocratica del paese.
Inoltre le convergenze di Berlusconi con praticamente tutti i potenti di allora gettano ampia luce sull'uomo Berlusconi, oggi a parole sempre pronto a sostenere la bandiera dell'anticomunismo di facciata ma, nel fatto concreto, poi sempre pronto a dialogare con chiunque lo aiuti a raggiungere i suoi fini personali.
E noi guardiamo a Dell'Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, ma premiato con il seggio parlamentare, pensiamo al suo vecchio fattore Mangano e al nugolo di picciotti siciliani che compongono il suo staff e rabbrividiamo.
2 commenti:
Più che finanziare il PCI suppongo che Berlusconi venissse pgato dal Partico Comunista Russo per gli spazi che elargiva al PCI, ecco perchè parlava di finanziamenti mada in Russia la PCI-PDS negli anni scorsi. Poi può essere che sia arrivato anche qualche soldo al PCI ma pochi ...almeno credo!
Ah, avevo pensato diversamente.
Comunque difficilissimo da documentare anche se dai versamenti anche leciti di Forza Italia agli altri partiti e dai versamenti alla Fininvest per il tramite della Banca Rasini (la banca della mafia di Milano) e della P2, parliamo proprio dell'inizio degli anni '80, ne viene fuori la figura di un Berlusconi pronto a dialogare con CHIUNQUE pur di raggiungere i suoi fini.
Per finire con il tema PCI, oggi PD, i passaggi di soldi non si potranno mai magari dimostrare, ma allora ce lo spieghino loro, i D'Alema, i Rutelli, i Veltroni come mai quando hanno avuto la possibilità di risolvere il conflitto di interessi non l'hanno mai fatto!
Anzi, poi con l'indulto e la riforma del sistema giudiziario (Mastella) hanno poi fatto sempre provvedimenti ben voluti dalla Casa della libertà.
Ci spieghino gli amici pidiini come mai!
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