"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
Paolo Borsellino

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sabato 19 luglio 2008

Un ricordo a Paolo Borsellino e a quelle inchieste mai portate a termine. Chi i mandanti nascosti della strage di Via D'Amelio?

Il 19 luglio del 1992 un attentato mafioso stroncò la vita di Paolo Borsellino e degli altri 5 uomini della sua scorta. Un ricordo grato va a loro ed in particolare a Borsellino che pagò con la vita per la sua lotta indefessa al fenomeno mafioso. Eppure un uomo abbandonato dallo stato.
Dopo "Mangano eroe" qualcosa di più ci saremmo aspettati anche per Paolo Borsellino.
Infatti ancora dopo 16 anni "identificati gli autori materiali, restano ancora alcuni misteri" riferisce sommessamente il sito online del corriere. "alcuni misteri". Forse perché si sarebbe dovuto indagare troppo in alto?
A questo proposito vorrei citare un brano dal libro di "Le mille balle blu" di Travaglio-Gomez a proposito delle inchieste delle Procure di Firenze e Caltanissetta sui mandanti occulti delle stragi del '92/'93:

Le inchieste delle Procure di Firenze e Caltanissetta su Berlusconi e Dell'Utri come "presunti mandanti a volto coperto" delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993 (Milano, Firenze e Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini d'indagine.
[...]
Aggiunge il giudice fiorentino [il Gip Giuseppe Soresina] che esiste "una obiettiva convergenza degli interessi politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune linee programmatiche della nuova formazione [Forza Italia]: articolo 41 bis, legislazione sui collaboratori di giustizia, recupero del garantismo processuale asseritamente trascurato dalla legislazione dei primi anni Novanta".
Poi aggiunge che, nel corso delle indagini, addirittura "L'ipotesi iniziale [di un coinvolgimento di Berlusconi e Dell'Utri nelle stragi del 1993 a Milano, Firenze e Roma] ha mantenuto e semmai incrementato la sua plausibilità."

Concludo invitandovi a riascoltare l'ultima intervista di Paolo Borsellino del 21 maggio 1992, solo 48 ore prima della morte dell'amico Giovanni Falcone.
Si rileva il ruolo ben assodato di dell'Utri come uomo ponte tra le cosche siciliane e certa imprenditoria connivente del Nord. Le conclusioni traetele voi.

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