"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
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martedì 26 agosto 2008

Alitalia: Ci avviciniamo all'atto finale della truffa annunciata


Alitalia: siamo ormai all'atto finale della truffa all'italiana che finirà con la suddivisione della fallimentare compagnia di bandiera in due compagnie, una cosiddetta "buona" capitanata dal solito noto Roberto Colaninno, e facente capo alle attività più profittevoli del passato gruppo con AirOne, ed una "cattiva" destinata alla rottamazione. "Le strade su cui si sta lavorando sono due. La prima prevede una modifica della Marzano, l'affidamento di Alitalia ad un commissario, che dividerebbe le attività buone dalle cattive per poi cedere alla cordata italiana le prime e avviare al fallimento le seconde. L'altra ipotesi invece è che sia il cda di Alitalia a deliberare la divisione della società. In questo caso la bad company andrebbe a finire a Fintecna, società al 100% del Tesoro, che si assumerebbe l'onere della liquidazione".
Fintecna?
E Fintecna chi è? Non siamo forse noi Fintecna? Non pagheremo forse noi, tutti gli onesti contribuenti, il risultato della truffa politica della cordata che doveva venire fuori in tre sole settimane?
Rivedremo mai i 300 milioni di euro di debito ponte?
E non lo pagheranno anche i piccoli azionisti di Alitalia il risultato del fallimento politico, dopo che mai sono stati tenuti in considerazione nelle trattative private tra la banda di governo e i soliti amici, e gli amici degli amici? I piccoli azionisti non demordono però: "Siamo pronti a fare la class action già dal primo gennaio" annunciano Elio Lannutti di Adiconsum e Rosario Trefiletti di Federconsumatori "Sta succedendo come con il Banco di Napoli dove 12.000 miliardi di debiti sono finiti a carico dello Stato e tutti i privati si godranno gli utili".
Che diranno infine i 6-7 mila dipendenti che dovranno perdere il posto, dopo che il vecchio piano di cessione ad Air France vedeva i francesi assumersi il debito di Alitalia e solo circa 2300 dipendenti andare a casa?
E che dire dell'ulteriore perdita di credibilità politica all'estero dove le cose si sanno per davvero e non si mistificano e nascondono come in Italia? "Così domani i vertici di Intesa infatti sono a Parigi per incontrare il top management di Air France-Klm e presentare i contenuti del piano. Ufficialmente Air France della nuova Alitalia non sa e non vuole sapere nulla e alle indiscrezioni risponde con un "no comment".
Servono soldi.
Ed ora il cagnolino scondinzolante torna dal padrone.

2 commenti:

Wil ha detto...

Eila, complimenti per il lavoro che porti avanti.

Prepariamoci ad ascoltare le più grandi palle sul caso Alitalia che questa classe dirigente abbia mai sparato.

Ti invito a parlare di tale argomento su

http://nonleggerlo.blogspot.com/ (L'ultimo post è dedicato a tale argomento)

Ed inoltre sarei felice se dessi uno sguardo all'iniziativa IO NON LODO, a questo link:

http://nonleggerlo.blogspot.com/2008/08/io-non-lodo_18.html

Ti aspetto, a presto e avanti così.
Wil

Tribuno ha detto...

Caro Wil, verrò certamente a visitare ancora il tuo bel blog e a postare sicuramente qualche commento.

Un saluto

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