Finalmente una buona notizia per chi come noi pone un valore elevato ed irrinunciabile ad una informazione libera ed obiettiva.
Ieri infatti il giudice Gandolfi della X sezione civile del tribunale di Milano ha respinto, giudicandola "inammissibile", la richiesta di sequestro del libro di Marco Travaglio e Peter Gomez "Se li conosci li eviti", presentata dal deputato della Lega Nord Matteo Brigandì. Lo ha reso noto lo stesso Travaglio.
Ieri infatti il giudice Gandolfi della X sezione civile del tribunale di Milano ha respinto, giudicandola "inammissibile", la richiesta di sequestro del libro di Marco Travaglio e Peter Gomez "Se li conosci li eviti", presentata dal deputato della Lega Nord Matteo Brigandì. Lo ha reso noto lo stesso Travaglio.
"Brigandì aveva sostenuto che il volume - uscito a marzo di quest'anno per Chiarelettere - conterebbe "una serie di imprecisioni, falsità e insulti di sicuro contenuto diffamatorio" nei suoi confronti: di qui la richiesta di "sequestro su tutto il territorio nazionale" e, in subordine, di provvedimenti per "evitare il protrarsi dell'illegalità".
Il giudice - ha spiegato Travaglio - ha ritenuto la richiesta "inammissibile", in quanto la Costituzione ammette il sequestro della stampa solo "nel caso di delitti per i quali la legge espressamente lo autorizzi o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili", violazione in ogni caso da accertare con sentenza passata in giudicato. Inammissibile, "per eccessiva indeterminatezza", anche la richiesta di provvedimenti per impedire il protrarsi dell'illegalità."
Come dire, faccio notare che, se il libro non deve essere censurato o tanto meno sequestrato, significa che l'informazione in esso contenuta non è falsa ma basata su fatti obbiettivi, diversamente da come sempre millantano i soliti noti difensori della Casta.
Un libro insomma che consiglio vivamente.
Perché, come sostengono gli autori riferendosi ai lorsignori del Palazzo, "se li conosci li eviti".
2 commenti:
Veramente il giudice non entra nel merito della veridicità delle informazioni contenute nel libro.
Aggiungo: naturalmente sai benissimo che questi sondaggi, presenti sul tuo sito, non hanno la minima significatività statistica.
Andrea B.
Beh, festeggiamo che la libertà di stampa è ancora un valore per alcuni in Italia.
Sui sondaggi infatti niente da dire, sono tanto per divertirsi tra di noi.
Diversamente da quel signore di Arcore che snocciola continuamente sondaggi farlocchi che lo danno al 60% di gradimento.
Ma dove? Ma chi?
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