"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
Paolo Borsellino

chi voteresti alle politiche ora?

soddisfatto del governo Berlusconi?

martedì 3 giugno 2008

Non si può sempre vincere! Solo medaglia d'argento alla Santa!

Ma brava lo stesso, cara Daniela Santanchè, onore a te, perché come affermava il celebre padre dei Giochi Moderni, Pierre de Coubertin, nella politica "l'importante non è vincere, ma partecipare".
O si riferiva forse il Barone francese allo sport? Sarà, ma allora farebbe bene zia Daniela a cominciare a darsi all'ippica piuttosto che imbarazzare il frastagliato panorama politico della destra italiana, facendo sua questa vecchia idea dei radicali (Bonino, 1982) da poco riproposta dall'associazione liberale, e a mio modo di vedere anche radicale, di Italia Nuova (2006).
Idea vecchia. Idea nota.
Ma chissà perché, mentre i liberali-libertini di Italia Nuova languiscono da due anni nel limbo del totale disinteresse dei media, le TV di Rai e Mediaset hanno manifestato negli ultimi tempi il massimo interesse per la sua iniziativa - tra l'altro condotta a nome proprio e non ancora sostenuta dal suo Partito (lo sarà mai?).
Insomma una grande battaglia per la visibilità e l'immagine. Quale?
La sua.

Un saluto anche a te, cara zia Daniela.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Tribuno,
mi permetto di venirLa a trovare in casa Sua, anche per non intasare il blog dell'On. Storace per il quale, l'ho scritto più volte, nutro una grande stima.
Ho letto il manifesto programmatico del suo blog e Le riconosco una notevole lucidità politica.
Sulla pratica, poi, siamo in totale disaccordo.
Senza dubbio, è suggestivo uno scenario politico futuro che veda contrapposti moderati ed estremisti. Però, credo che al di là della sensibilità sociale, siate molto distanti dalla sinistra radicale, alla quale sembra rivolgersi il manifesto del blog.
Quanto alla questione delle alleanze, credo sinceramente, me lo consenta, che vi siate troppo abbarbicati sulla questione del simbolo. Le mie risposte non saranno esaurienti, ma non sono nella testa del Presidente che credo al momento abbia ben altro a cui pensare. Sono però convinto che nessuno vi abbia "cacciato" e che si debbano mettere sempre da parte, in politica, vecchie rivalità e rancori personali (e penso soprattutto a chi è già all'interno del PDL). La mia posizione personale, peraltro, mi porterebbe a non interessarmi per nulla a Voi, considerata la mia natura radicale-riformista dovrei rivolgermi solo a socialisti, radicali, repubblicani, riformisti, liberali (ma già lo faccio, anche troppo!).
Invece, mi ostino a credere che nel PDL ci debbano essere tutti, anche, anzi soprattutto, Voi.
Glielo spiega, qualche volta, a quelli del blog che mi confondono con un sobillatore, con un ex missino (come mi ha scritto tal Pietro 10 che dallo stile sembrava Storace), con il sig. Gargiulo ecc.?
Da parte mia, me ne dia atto, intervengo raramente e con moderazione.
Mi perdoni infine se, da vecchio blogger radicale, mi sono dilungato.
La saluto con simpatia,
Nicola Parente

Paola ha detto...

Il perchè Berlusconi abbia fatto quel che ha fatto, sinceramente a me non interessa nulla.
Più volte ho detto che son contenta che l’abbia fatto.

Primo:
perchè finalmente ci si è potuto guardare serenamente dentro e si è avuto modo di capire che non Berlusconi ma il Manifesto della Costituente è la nostra anima.

Secondo:
perchè ci ha regalato la extraparlamentarità.
Ed è stato un regalo molto gradito perchè ci servirà per riappropriarci della nostra identità, scrollandoci di dosso gli ultimi 14 anni.

Terzo:
perchè fra 5 anni quando anche la politica liberal-capitalista, alla quale Lei Sig. Parente ci invita a partecipare, sarà giunta al capolinea, allora noi saremo lì con la nostra alternativa, senza mai aver avuto collusioni con questo Sistema destinato al fallimento.
Saremo puliti. Saremo lì per il popolo. Finalmente per il nostro popolo.

Questo è per noi il momento di ““Non più soltanto andare verso il popolo, ma sentirsi popolo, esprimere direttamente la volontà del popolo” Giorgio Almirante

GRAZIE SILVIO BERLUSCONI (PERCHE'NON CI SEI). GRAZIE GIANFRANCO FINI

Cincinnato ha detto...

Caro sig. Parente,
la ringrazio a nome dei ragazzi per i suoi elogi sulla nostra lucidità politica, anche se poi dobbiamo incassare un netto distinguo sulla prassi. Distinguo doveroso da parte sua, ma che le assicuro, lo è anche da parte nostra.
Se crede che sia una questione di simboli, guardi che è fuori strada.
Se ha letto bene il nostro manifesto programmatico, come certamente è stato, avrà ben compreso che siamo per il superamento dei vecchi steccati e questo inevitabilmente non ci può portare a fare una battaglia per un simbolo.
Fose non siamo stati abbastanza chiari.
Si, va bene il superamento di vecchie divisioni. Ma non per realizzare un abbraccio eucumenico e relativistico.
No di certo.
La nostra è una battaglia di idee a questo sistema occidentale, al migliore dei mondi possibili. E che forse tale non è. Un mondo che ha posto al centro delle sue attenzioni non l'UOMO ma il dio danaro, l’uomo economico, il libero mercato che fa emergere i veri valori fondanti di un vivere comunitario. Non più Nazione ma appendice geografica, occidente appunto. Non più cultura, ma libero mercato. Adeguiamoci al pensiero unico di questo occidente che tollera tutto ma non rispetta nulla. Adeguiamoci al pensiero unico di questo occidente in cui niente ha più valore, ma tutto quanto ha un enorme prezzo da pagare. Accettare la scelta di campo del Veltrusconi significa accettare questo stato di cose. Personalmente vorremmo andare oltre. Ed in questo dovremo inevitabilmente parlare con altri antagonismi che forse alle stesse cose danno un altro nome.
Fateci provare.
Non è una questione di simboli.
Se la Santa vorrà tornare alla casa del padre, vada pure. Se si porterà il simbolo che faccia pure.
Noi non ci avranno.

Anonimo ha detto...

Caro Cincinnato,
mi consenta innanzitutto di precisare che sono solo un omonimo del collaboratore della Sig.ra Santanché (con cui qualche militante del Vostro partito mi aveva confuso) e che, con tutto il dovuto rispetto, non mi interessano più di tanto le posizioni delle singole personalità politiche.
Veda, in politica tutti dovrebbero portare alti Ideali e Valori, che saranno però inevitabilmente diversi dagli ideali e dai valori degli altri. Lo sono i vostri così come lo sono i miei.
E allora, come si fa?
Per questo esiste la politica, che però non può più essere frammentata, come in passato, in una miriade di partiti rissosi; nel senso che il dibattito deve svolgersi all’interno delle due grandi formazioni politiche e non disperdersi in formazioni inevitabilmente minoritarie e marginali. Perché, se queste prendessero il sopravvento (ne dubito considerando le passate elezioni) si avrebbe l’unico effetto di produrre una “grosse koalition” all’italiana. Sarà questione di gusti, ma il sottoscritto preferisce Storace a Realacci e alla Binetti…
Quanto al dialogo con gli altri antagonismi, buona fortuna… Lei li conosce? Guardi che da quelle parti, il settarismo violento regna spesso indisturbato (per farLe un esempio, da Voi 2/3 su 10 quando mi ascoltano si mettono a urlare “servo di Berlusconi!… ecco, da “loro” sono 9 su 10).
Dire “noi non ci avranno” vuol dire persistere in un percorso irriducibilmente minoritario. Che dirvi? Da vecchio militante radicale, la mia simpatia ce l’avete sicuramente… quanto agli Ideali, se siamo d’accordo sulla libertà di parlarci e confrontare democraticamente le nostre idee, ne condividiamo almeno uno.

Cordialmente,
Nicola

p.s. Sig.ra Paola, c’è chi aspetta dal 1945… Auguri, in fondo io aspetto l’antiproibizionismo sulle droghe leggere solo dagli anni’80

Dindimea ha detto...

Caro Sig. Nicola, appunto! C'è chi aspetta dal 1945...non Le sembra dunque arrivato il momento?
Fra breve quest'epoca finirà e dovrà lasciare il passo allo Stato Sociale.

Cincinnato ha detto...

Caro sig. Parente,
come ben vede su questo spazio ognuno può esprimere liberamente il suo pensiero.
Ma proprio in virtù di tale principio mi permetta di dissentire dalle sue argomentazioni.
Lei mi parla delle due grandi formazioni politiche quasi come fossero alternative tra loro, e non invece ambedue pedine interscambiabili sullo scenario nazionale, piccola cosa rispetto allo scacchiere mondiale, dove il pensiero unico gioca la sua partita.
Noi vorremmo essere altro. Marginali? Forse. E chi se ne frega.

Noi non diciamo " no pasaran".
Noi diciamo che non ci avranno.
Il che è un'altra storia.

Tribuno ha detto...

Caro sig. Parente,

prima di tutto la ringrazio per potere darci la possibilità di chiarire qui alcuni punti fondamentali sul chi siamo e cosa proponiamo.
Beh, prima di tutto lei ritiene che il nostro manifesto si rivolga ad una sorta di "sinistra radicale". Noi non ci riteniamo né di sinistra, né siamo certo radicali.
Non di sinistra, perché le categorie ottocentesche di destra e sinistra come le abbiamo conosciute finora sono per noi vuoti simulacri, soprattutto in tempi in cui il Veltrusconi è in costruzione e quando la sua realizzazione pratica è solo una questione di tempo. Noi siamo i bimbi cattivi che non si vogliono arrendere al Regime. Ed in questo siamo radicali.
Strana Italia questa, dove si è radicali solo perchè si vorrebbe pretendere il rispetto dello stato di diritto, della giustizia uguale per tutti, in uno paese in cui gli scandali Europa 7, intercettazioni, monnezza, mafia, giustizia, nucleare, ... passano tutti in secondo piano.
Con i poteri forti e la Casta politica divisi nel parolaio multimediale ma sempre festosamente uniti nei salotti bene e nella suddivisione dei pani e dei pesci (novello miracolo del nuovo Messia di Arcore).
In questo si, siamo radicali.
Seconda questione: Il simbolo. Una questione della dirigenza del partito (La Destra), ma non nostra. È sull'antagonismo dei contenuti, sulla non accettazione della visione del paese in stile Grande Fratello (proveniente da Arcore) che si basa la nostra opposizione ferma.
All'atto pratico poi, noi non conteremo mai in uno schema fiancheggiatore del Pdl, come si vede gettando un sguardo ai traditori di ieri e di oggi.
Ma noi a differenza loro non saremo i traditori del domani.

Sperando di averla qua altre volte la saluto con simpatia

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