"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
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lunedì 2 giugno 2008

Il grande bluff chiamato Santanchè

La Signora Garnero Santanchè presenta il Referendum sulla legge Merlin senza l’approvazione del Comitato Politico Nazionale de La Destra di Storace. Lo presenta, dunque, a suo nome. Lo sbandiera ai media come “Abolizione della legge Merlin” , ma in effetti si tratta solo di una abrogazione parziale di essa come si evince dalla consultazione del quesito referendario (http://www.stradeprotette.com/pdf/testo_quesito.pdf).
La ragione per cui la Santanchè non ha potuto proporre il quesito referendario sulla totale abrogazione della legge Merlin risiede nel fatto che questo è stato già proposto dal movimento d’azione sociale liberale denominato «Italia nuova», insieme ad una proposta di legge atta a regolare l’esercizio della prostituzione nel caso in cui il quesito referendario raggiunga le firme necessarie ed il referendum raggiunga il quorum. Non c’è, invece, alcuna traccia di una proposta di legge a completare il quesito referendario proposto dalla Santanchè.
Quindi, le leggi, che dovrebbero essere emanate a sostituzione o integrazione, una volta “sbianchettato” qualche articolo della Legge Merlin, da chi dovrebbero essere proposte, discusse e approvate?
Insomma a differenza di Italia Nuova, che sembra essere la prima ed unica promotrice del quesito referendario per l’abrogazione totale della legge Merlin e l’unica che abbia presentato la proposta di legge di iniziativa popolare al fine di regolamentare la prostituzione in Italia, la Santanchè è una delle tante persone che cerca di sfruttare un tema che tocca la dignità degli esseri umani al solo scopo di riaccendere i riflettori su di sé, tradendo il vero unico amore della sua vita: sé stessa.
Detto ciò la domanda sorge spontanea: perché i media non hanno dato risalto ad Italia Nuova ed invece la Santanchè ha avuto così tanto spazio specialmente nelle reti Mediaset.
Quali i legami? E, specialmente, quali gli scopi?


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è la prova del nove dello spessore della “portavoce”. Portavoce di chi? Di se stessa.
Ma al di la degli esercizi di narcisismo di cui sembra riempire le sue forse troppo noiose giornate ( e qui apro metaforicamente e fisicamente una parentesi. Ve la ricordate in tutina mimetica in Piazza S. Babila la sera della proclamazione della nascita del partito del predellino, o quando in abiti succinti con tacchi a spillo guidò lo sgombero di un campo Rom a Milano. Sempre a lanciar messaggi sublimali. La mimetica a significare lo spirito guerriero che la animava nel seguire l’impresa del prode Silvio. L’abito tirato a significare il disprezzo per chi vive in condizioni sub-umane.), quello che è disarmante è il nulla che sta dietro all’impostazione del quesito referendario. Ricorda tanto le sue comparsate in tv durante la campagna elettorale. Dietro tre o quattro slogans, il vuoto. Vuoto di cuore e vuoto di mente. Un soprammobilino, che se poi vogliamo dircela tutta, comincia anche ad essere datato. Se queste sono le cartucce che La Destra pensa di sparare siamo arrivati alla canna del gas.

Cincinnato ha detto...

Caro Mimmo,
la nostra cara Dindimea, con il suo post, come tu hai ben messo in evidenza ha svelato l'arcano.
Il Re è nudo.
Eppoi che razza di sito è "stradeprotette".
Quasi come se l'obbiettivo della nostra portavoce fosse la sistemazione e l'abbellimento dell'arredo urbano.
Ben altre tematiche suggerisce il problema prostituzione. Così, a caso, (lo confesso, in maniera irriverente) mi chiedo che tipo di persone siano i clienti che vanno con i trans. Che una volta "scaricati" i loro istinti, tornano tranquillamente al calore della famigliola. La signora Garnero gridava < l'Italia agli italiani>. Ma a chi? Anche a questi ? Andiamo bene.
Un'altra domanda birichina potrebbe essere il chiederci su chi poi gestirà questo affare.
E qui si aprono praterie sconfinate per i cultori della finanza creativa.
Diciamocela tutta.
Se proprio la signora Garnero in Santanchè vuole darsi da fare, credo che altre battaglie potrebbe affrontare. Beninteso battaglie legalitarie. Quelle a cui lei ambisce.
Per esempio a Milano c'è un grosso centro illegale, che giornalmente costa a tutti gli italiani la bellezza di € 350.000.
Parlo di Rete 4. Va sgomberata. Certamente non sarà facile come lo è stato con il campo Rom. Ma per una capopolo che mira ad una politica del fare, non dovrebbe essere un gran problema.
Eppoi sta per riaprire il Bilionaire ed il Twiga, dove si potrà infine godere il giusto e meritato riposo dopo cotanto agitarsi.

Anonimo ha detto...

spero che storace dopo le amministrative di catania voglia veramente prendere le distanze!

Anonimo ha detto...

Adesso è chiaro perchè La Russa, che la conosce bene, rideva tanto.
Si erano liberati da una persona che equivaleva ad una serpe in seno.

Anonimo ha detto...

Ritengo che Daniela potrebbe essere un "valore"aggiunto al nostro Partito, nel senso che grazie alle sue "conoscenze" e posizione sociale riesce ad avere la visibilità che tanti purtroppo non possono avere, ma da questo a volerci rappresentare non ci siamo propri! abbiamo percorsi umani e politici talmente diversi....che dovrebbe avere il buon senso di non proporsi come nostra eroina....gli EROI E LE EROINE sono tutti quelli che ogni giorno, anche a costo di sacrifici, battono le nostre piazze cercando di portare il nostro messaggio sociale.Susate lo sfogo....e posso chiedere ai creatori di questo blog come fare per inviarvi alcune proposte che mi sembra il caso di divulgare?grazie tittimonteleone52@msn.com alia RUNA

Tribuno ha detto...

Cara Titti Monteleone,

siamo felici se ci vorrai inoltrare delle proposte interessanti al seguente indirizzo email:

oltre-confine@online.de

Naturalmente siamo contenti anche di eventuali proposte e suggerimenti che ci vorrai dare su come possiamo migliorare questo nostro ancora giovane blog!

A risentirci presto, e vieni a commentarci spesso!

Un saluto,

Tribuno

eroy ha detto...

Milano: Si chiama spiolo il pupazzo (vodoo) che allontana la sindrome da intercettazione

Messa a punto da due psicologi esperti in ipnosi una metodica
originale per curare la sindrome da intercettazioni che colpisce il
50 per cento degli Italiani

Comunicato stampa

Contro la sindrome da intercettazioni la cura e’ pungere con un ago un pupazzetto vodoo

A puntare l'occhio sull’ incubo emergente degli italiani( la paura di essere ascoltati) è uno studio
del movimento apolitico ITALIA NUOVA www.italianuova.eu realizzato in collaborazione con un pool di psicologi, studio che ha messo in evidenza la paura degli Italiani di essere intercettati.
Il Presidente di Italia Nuova Gilberto di Benedetto ( psicologo e psicoterapeuta) consiglia ai numerosi affetti dalla sindrome da intercettazioni di munirsi di una bambolina vodoo e pungerla pensando di nuocere all’ipotetico spione telefonico, questa spiritosa proposta, e’utile a rassicurare il paziente fobico, che se non ci pensera’ il Governo a liberarlo dagli ascoltatori non autorizzati, sara' la convinzione del paziente che il maleficio arrivi all’intruso telefonico ,allontanando parte dei sintomi della fobia da intercettazioni.
La diffusione di spiolo ( si chiama cosi’ il pupazzo vodoo ) continua Di Benedetto potrebbe portare qualche problema serio a tutti gli impiccioni d’Italia, in quanto la superstizione prende tutti i settori sociali, compresi quelli delle spie chiaramente non autorizzate dalla nostra magistratura.
Un ultimo consiglio divertente del Dott Di Benedetto agli spioni telefonici : cari spioni se dovesse diffondersi questo metodo ed eventualmente credete alle fatture vi consiglio di munirvi degli opportuni amuleti.

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