"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
Paolo Borsellino

chi voteresti alle politiche ora?

soddisfatto del governo Berlusconi?

martedì 17 giugno 2008

L'Italia agli italiani.... partendo dal lardo di Colonnata

L’Italia agli italiani, andava proclamando la nostra portavoce.
L’Italia agli italiani, ed intanto guidava lo sgombero di un campo rom a Milano.

Immagini, che seppur oramai lontane nel tempo, continuano a disturbarmi. Quasi come se la legalità fosse roba di destra, centro o sinistra.

Ben poca cosa ritengo, io, forse sbagliando, voler condizionare la campagna elettorale ad immagini che ricordano invece atti dovuti come conseguenza di una ordinanza prefettizia. Non atti portati avanti da un politico. Mi avevano insegnato che i politici debbono proporre soluzioni. Politica appunto. Ma la signora è per quella del fare.
Eppoi via, partecipare ad uno sgombero con i tacchi a spillo. Una dimostrazione di insensibilità verso chi vive in una condizione sub-umana. Sempre sopra le righe. Sempre inopportuna.


Comunque questo slogan ancora riecheggia nelle mie orecchie.
Bello, intrigante, evocativo. L’Italia agli italiani. Già l’Italia…..come se agli italiani interessasse poi molto della loro Patria. Intesa come terra dei padri, come terra della loro cultura, delle loro tradizioni, della loro storia.
Sembrerà strano. Ma queste riflessioni mi vengono da fare mentre sono a Colonnata (borgo di cavatori sui monti sovrastanti Carrara) mentre seduto ad un tavolo mi mangio un panino con il lardo.
Niente di irriverente, sia chiaro. Anche il lardo di Colonnata fa parte della nostra cultura.
Quella minore, quella popolare. Quella delle piccole patrie. Ma anch’essa ci appartiene. Ed anche questa è oggetto di attacco, nel tentativo di sradicamento della nostra memoria.
Se penso a questi sapori che vanno ad aggiungersi ai mille altri. Diversi e variegati. Come la mia terra. La terra dei cento campanili. Dei borghi, delle chiese, dei castelli.
E non parlo dei grandi centri. Non Firenze, Siena, Pisa o Lucca. Ma dei piccoli angoli fuori dai circuiti turistici, e pur per questo, non meno pieni di fascino.
Penso ai luoghi che hanno visto nascere e crescere Carducci a Valdicastello, penso alla Villa la Versiliana dove D’Annunzio risiedeva e compose tra le altre “la pioggia nel pineto”, penso a Torre del Lago dove quegli struggenti paesaggi ben si fanno interpreti del lirismo di Puccini, penso alle marine di Carrà, alle spiagge ed ai gozzi di Lazzaro, alla marineria viareggina descritta e dipinta da Viani, ed ad altro ancora.
Un paesaggio pervaso da quella luce che Piero della Francesca è riuscito a fissare nei suoi affreschi.

Cosa significa tutto questo. Cosa a che fare con l’Italia agli italiani?
Forse niente e forse molto.
Dico solo che questa mia terra mi stupisce per la poliedricità di immagini, di storie, di testimonianze, di paesaggi che riesce ancora ad offrire. Di storie, forse anche minori, ma che poi sono divenute parte della storia condivisa da tutti noi.
Ma oggi il mondo altro chiede.
Lo stesso lardo è stato messo sotto assedio da parte della comunità europea perché il sistema di preparazione non rispettava quelle che erano le idee dei burocrati di Bruxelles. Gli stessi che hanno determinato il raggio di curvatura che debbono avere le banane; ed altre amenità varie.
Già l’Europa di Bruxelles. Quella di Prodi, di Padoa Schioppa, di Frattini per rimanere a personaggi di casa nostra. L’Europa dei poteri forti, dei banchieri, delle logge più o meno coperte. Ma degli interessi evidenti.
L’Europa che ha preso una sberla proprio in questi giorni dal popolo irlandese. Ed a tal proposito debbo riconoscere che questi celti cominciano a piacermi. Sarà perché sono quelli originali e non taroccati come quelli di casa nostra. Anche se per la verità l’unica forza politica parlamentare che si è espressa favorevolmente in merito all’esito del referendum irlandese, è stata la Lega.
Adesso è da vedere se al di là del folclore, al di là degli elmi con le corna, al di là del vello di capra tenuto sulle spalle, al di la delle spade di cartone; adesso è da vedere se questa manifestazione di giubilo avrà uno sbocco politico.
E cioè se Calderoli e soci vorranno mettere mano alla riforma costituzionale, permettendo così al popolo italiano di potersi esprimere sul suo futuro. Questa è questione nodale.
Anche per La Destra.
Altro che gli sgomberi della signora con i tacchi a spillo.
Nella logica dell’Italia agli italiani.

Nell’attesa, io rimango qui, sotto il cielo di Piero a mangiarmi il mio panino con il lardo.
L’hamburger, l’hot dog e la coca cola li lascio ad altri.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ehehe caro cincinnato non ti piace la santanché vero? fai bene!

complimenti x il blog!

piero f.

Tribuno ha detto...

Anche a me la zia Daniela non piace così tanto eh eh, sará forse per le sue mire di protagonismo, o magari sarà per tante altre cose.

Comunque grazie per i complimenti e continua a seguirci.

Un saluto.

Cincinnato ha detto...

No nom mi piace.
O meglio sarebbe dire che è come un corpo estraneo catapultato in mondo non suo. Non ci appartiene.
Non bastano due frasi imparate a memoria. Anche perchè quando si esce dalle nozioni apprese a fatica ( e certamente non condivise) riappare il suo vero sentire. Degno di rispetto.
Ma che ben poco, torno a ripetere, ha da spartire con noi.

Torna a trovarci e grazie per le tue parole.

Dott. Giovanni Palombo ha detto...

IL RE E' NUDO !


Fin da ragazzino ho avuto pieno disprezzo per l'autorita' costituita, forse nei miei geni si nasconde una forte componente anarchica, boh !
In realta' l'autorita' contro cui mi sono sempre rivoltato e' stata quella alla quale non riconoscevo una superiorita' morale, una validita' di pensiero, una ferrea logica etica.
Ero pronto a sfidare quelle figure che attraversavano la mia vita con l'arroganza della presunzione, con la supponenza di chi detiene il potere....insomma se c'era qualcosa o qualcuno che a mio modo di vedere commetteva una ingiustizia o un un sopruso, la mia reazione e' sempre stata di fiera lotta, di ostruzione armata.
Non mi sono mai tirato indietro anche quando sul campo le mie forze erano largamente inferiori a quelle del "nemico" che mi si parava davanti.
Oggi, in questa mia terra, splendido teatro di storia , di pensatori, di uomini illuminati quella antica sensazione di rivolta si fa ogni giorno piu' grande e piu' cocente.
Il "ducetto" di Arcore, la Wanna Marchi della poliica italiana, l'esempio del peggio da additare ai propri figli e' stato nuovamente rieletto dal popolo italiano alla guida del nostro paese.
Un Berlusconi "nuovo", reso piu' saggio dall'eta' e dalle passate tranvate politiche, questa era forse la speranza di larga parte di coloro che lo hanno votato.
Gli Italiani, dinanzi alla oggettiva disperazione in cui erano stati gettati da un governo di sinistra che ha brillato nella sua politica solo nel compito di render conto all'Europa strozzina e usuraia delle banche, si sono visti smarriti ed hanno scambiato Berlusconi per il deus ex machina in grado di risollevare le sorti dell'amata patria.
Mai errore fu piu' grossolano, mai valutazione fu cosi' sconsiderata: gia' dai primi atti di governo, questo padre della patria, cui la veneranda eta' avrebbe dovuto insegnare la saggezza, ha mostrato il suo vecchio volto, la sua arroganza, la prepotenza, la tenacia nel perseguire i propri fini sulla pelle di tutti gli Italiani.
"Diamogli tempo", " ha appena iniziato", "vedremo i risultati"...queste sono le litanie propinate dalla stampa, dai media, dai suoi servi giornalai.
Il tempo lo sta bruciando, le decisioni ardite sono pane quotidiano, la protervia e' il condimento di ogni pasto degli Italici coglioni !
Manganellate ai napoletani !
Esercito nelle strade !
No alle intercettazioni !
Rete 4 non si tocca !
No ai processi ! ( o almeno a quelli che lo riguardano in prima persona)
In galera chi favella contro , chi osa opporsi!
S'aumenta l'impegno militare -per sottolineare la sudditanza agli USA !
Sono tutti provvedimenti di legge degni di una dittatura centroamericana, non di uno stato democratico.
Il governo del monarca assoluto si muove come un caterpillar : compra, zittisce, elude, vìola, e al popolo tutto questo e' palesato come "decisionismo".
Ma su cosa si decide?
Quali sono mai i contenuti che un pover'uomo puo' spiegare con orgoglio ai propri figli?
L'opposizione che fa?
E' sufficiente il solo Di Pietro a porre un argine a questo fiume di merda che ci sta travolgendo?
Il coniglio Veltroni che fine ha fatto?
S'e' reso conto pure lui che "voleva fottere ed e' rimasto fottuto? "
La nausea mi stringe lo stomaco, la voglia di vomitare e' tanta.
Ieri in tv c'era il governatore Galan, uno che reputavo essere una persona seria, ma quando ha detto che " anche nelle altre democrazie europee le alte cariche dello Stato si proteggono cosi' dalle azioni giudiziarie e quindi e' giusto che il premier si confezioni una legge a suo uso e consumo", quel virus di anarchia latente che scorre nelle mie vene s'e' incendiato come per una reazione nucleare.
Le alte cariche dello Stato si debbono difendere? Proteggere?
E da chi?
Chi sono mai i nemici, i persecutori?
Qualche magistrato che compie o cerca di compiere il suo dovere?
Ah, certo , anche la magistratura in questi anni ha dato una pessima prova di sè, s'e' fatta corrompere ed istigare da settori che l'hanno trascinata volente o nolente nella lotta politica.
Ma questo e' un altro discorso e merita altra e piu' profonda disamina.
Quello che resta inciso a lettere di fuoco sulle poche coscienze ancora vive degli Italiani e' che ormai siamo al golpe, dolce, delicato, con una puzza di soffritto pubbilicitario.
Oggi non ci sono gli squadristi a dare la purga....oggi c'e' Emilio Fede che ci imbocca piano piano, giorno per giorno in modo strisciante e viscido.
Nella mia mente, nei miei sogni piu' arditi e "fascisti" il mio DUCE e' colui che affronta il plotone di esecuzione scoprendosi il petto, e' colui che rinuncia prima di ogni cosa e piu' di ogni altro, al privilegio e all'immunita' derivantegli dal potere che detiene.
Il mio re e', e deve sempre essere, nudo.
La trasparenza, l'onesta' morale devono essere la prima dote etica di chi governa, tutto il resto e' marciume e vigliaccheria, tutto il resto e' malaffare e prepotenza.
Salvate l'Italia, salviamo la nostra patria da questi cultori dell'assoluta follia del potere.
La piazza, la rivolta, la rivoluzione, la disobbedienza sono l'antidoto a questa deriva di immoralita'.
Gli Italiani non possono vendere la loro dignita' in cambio di quei 4 soldi dell'ici.
Ditemi che non siamo cosi', ditemi che alla base della nostra cultura c'e' il motto romano "lex, dura lex ".
Un grazie di cuore lo rivolgo all'on DI PIetro, unica voce nel deserto di questa opposizione.
Ormai non si tratta piu' di una guerra tra destra e sinistra, tra fasci e compagni, quella di oggi e' una lotta per la sopravvivenza tra la gente per bene e gli zozzoni !
“O si pensa o si crede” diceva Arthur Schopenhauer, cari compatrioti e' ora di finirla di credere alla Befana ed e' "l'ora suprema" di tornare a pensare ...possibilmente con la nostra testa!

Forza e onore.

Tribuno ha detto...

Caro Giovanni,

come non quotarti!
Condivido in toto il tuo ultimo commento ed in particolare quella tua ultima frase che così bene rapprensenta lo spitito di Oltre Confine: "Ormai non si tratta piu' di una guerra tra destra e sinistra, tra fasci e compagni, quella di oggi e' una lotta per la sopravvivenza tra la gente per bene e gli zozzoni!"
Ebbene, noi a questa guerra vogliamo bene partecipare! Noi non ci arrenderemo!
Condividiamo il tuo ringraziamento a Di Pietro, la cui iniziativa "Arrestateci tutti!" linkiamo da oggi anche nel nostro blog.

Un saluto

Anonimo ha detto...

Carissimi, sono evidentemente stato bannato a vita dal blog di storace...poco male, vi verrò a trovare qui. Comunque è un vero schifo, tanti bravi ragazzi, uomini, donne, camerati che non capiscono che in Italia sta arrivando un vero regime deteriore, con tutti i difetti e nessun pregio. Tempi bui, e c'è chi ancora spera in un riavvicinamento con il pdl! Penosi...

Tribuno ha detto...

Caro Orfanello,

sarebbe veramente una cosa triste se sei stato bannato dal blog di Storace. Ma che lo fanno apposta a eliminare le menti pensati da quel blog?
È chiaro che da noi sei libero di postare quello che vuoi, e soprattutto quando denunci il Regime deteriore che si sta creando nel paese, cosa su cui noi siamo d'accordo al 110%.

Un saluto

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