"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
Paolo Borsellino

chi voteresti alle politiche ora?

soddisfatto del governo Berlusconi?

venerdì 6 giugno 2008

C'è qualcosa di nuovo nell' aria... anzi di antico.

Partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa. Il Ministro del Welfare Sacconi accoglie il suggerimento di Benito Mussolini.
“Quello che conta – dice ora il Ministro del Welfare Sacconi - e’ sviluppare il modello collaborativo e all’interno di esso sviluppare l’idea che i lavoratori oltre che partecipare ai profili negativi del rischio d’impresa, possano partecipare anche a quelli positivi dello stesso rischio. E quindi, in prospettiva, partecipare sempre di più agli utili d’impresa”. Al Ministro Sacconi chiediamo da dove gli sia venuta questa splendida ed originalissima idea.

A questo punto un po' di sana storia...
Durante la RSI fu emanato un decreto che prevedeva la socializzazione delle imprese. E' stato questo, sostanzialmente, il messaggio che Mussolini ha affidato al futuro. E' un messaggio in perfetta armonia con la Dottrina Sociale Cattolica, che è e resterà sempre radicalmente avversa sia al capitalismo sia al social-capitalismo. In quest'ultimo messaggio mussoliniano di esaltazione del lavoro noi ravvediamo qualcosa di profetico.
Sin dalla seduta del Consiglio dei Ministri del 27 Settembre 1943 (quindi a pochissimi giorni dalla sua liberazione), Mussolini fra l'altro dichiarava che "la Repubblica avrebbe avuto un pronunciatissimo contenuto sociale” e il 29 settembre ancor più esplicitamente: “(la Repubblica Sociale Italiana avrebbe avuto) un carattere nettamente socialista stabilendo una larga socializzazione delle aziende e l'autogoverno degli operai”.
La Socializzazione era uno strumento per una più ampia trasformazione dello Stato così come era nel pensiero fascista: socializzare l'economia per socializzare lo Stato.
Ecco allora prender forma la dottrina della società come era intravista da Saint Simon, da Owen, da Mazzini, concezioni vilipese dal Bolscevismo ma ben focalizzate dal "socialismo effettuabile" di Mussolini, riportate nel "Manifesto di Verona" e ufficializzate nella dichiarazione programmatica del 13 gennaio 1944 e nel decreto legislativo dell'11 febbraio seguente.
Purtroppo questo progetto non si è avverato. Gli italiani hanno dimenticato quella che costituiva la più originale, la più innovatrice proposta della loro storia recente. L’hanno dimenticata quelli stessi che si sono considerati gli epigoni dell'idea del Fascismo e della Repubblica Sociale.
Per motivi di spazio citiamo gli articoli essenziali che da soli caratterizzano lo spirito di base del "Manifesto di Verona":
Art. 9) base della Repubblica Sociale Italiana e suo soggetto primario è il lavoro, manuale, tecnico, intellettuale, in ogni sua manifestazione;
Art. 10) la proprietà privata, frutto del lavoro e del risparmio individuale, integrazione della personalità umana, è garantita dallo Stato. Essa però non deve diventare disintegratrice della personalità fisica e morale di altri uomini, attraverso lo sfruttamento del loro lavoro;
Art. 12) in ogni azienda (industriale, privata, parastatale, statale), le rappresentanze dei tecnici e degli operai coopereranno intimamente - attraverso una conoscenza diretta della gestione dell'equa ripartizione degli utili tra il fondo e la riserva, il frutto del capitale azionario e la partecipazione agli utili stessi da parte dei lavoratori.
Da queste pagine chiediamo che nelle scuole si faccia finalmente Revisionismo storico su quello che il movimento fascista fu veramente, al di là dei fenomeni dello squadrismo e delle leggi razziali.

9 commenti:

Frammenti ha detto...

Cara Dindimea, ho apprezzato molto ciò che hai scritto. Tu parli giustamente di Revisionismo storico sul Fascismo ed io mi chiedo se un Governo, che ha per Presidente della Camera lo stesso uomo dall'impermeabile bianco di cui parla il Camerata Loreto, possa mai volere ciò che tu chiedi e che tutti chiediamo. A pelle mi sembri una persona molto sensibile per cui ritengo di farti regalo gradito postando quanto segue.
Ti saluto romanamente.

" E’ veramente freddo stasera. Le feste da poco passate hanno lasciato ancora luminarie in giro per le vie e nei negozi di Roma. In fondo solo ieri era la Befana, la Befana del 1978.

Stamattina a scuola… a scuola dopo 15 giorni di vacanza… che palle!! Stamattina a scuola ci siamo visti per parlare del volantinaggio di stasera.

Ci vediamo in sede verso le quattro. La sede è in Via Acca Larenzia, tra l’Appia e la Tuscolana. La sede è poco più di un garage.

C’è anche Franco che studia Medicina. C’è Valerio … ci sono tutti.

Il pacco dei volantini è pronto. Franco , Valerio e Francesco escono per la distribuzione. State attenti….

Ma ecco che il freddo di quella notte si spacca nel calore forte di una scarica di mitraglietta. Che succede ? il panico…. Valerio rientra in sede … è ferito… fuori Franco è rimasto a terra. E’ morto. E Francesco? Francesco fuggiva lungo la scalinata ma era inseguito… Presto fuori… tutti fuori… Francesco è morto anche lui… Tutti i camerati di Roma… dobbiamo chiamarli tutti … tutti qui.

Arrivano anche i carabinieri… meglio… staremo almeno tranquilli. C’è anche la Rai… un operatore della Tv prende la sua sigaretta e la getta nel sangue di Franco… non è possibile!! Non si può fare questo. E i carabinieri che fanno? Guardano senza intervenire. Siamo tanti, siamo arrabbiati. I carabinieri ci guardano, ci caricano, vogliono disperderci ma noi non andiamo via. Siamo qui accanto ai nostri camerati morti. Allora quel capitano prende una pistola e ci spara addosso…. Il colpo si inceppa. Ma che fa? Ci sparano? Allora prende la pistola di un suo collega e spara ancora. Stavolta il sibilo taglia il freddo della notte. Dall’altra parte della traiettoria c’è Stefano, quello che suona con gli Janus, il chitarrista. Stefano cade. Anche lui ucciso dallo Stato che usa i comunisti o le forze dell’ordine, nelle piazze o tra le quattro mura di una galera come è successo a Nanni, come hanno ammazzato Nanni…..

Arrivano tutti … c’è anche Gianfranco con il suo trench bianco…. C’è Gianni… c’è Francesca, c’è Valerio.

Come cambieranno i destini di queste persone. Chi troverà la morte armi un pugno, chi marcirà in galera, chi….. chi…..

C’è anche una vecchietta strana quella notte fredda… prende una mano di Gianfranco, lo guarda negli occhi e gli dice: “Fra trent’anni tu sarai presidente della Camera. Una Camera dove i comunisti saranno spariti. Molti dei tuoi amici saranno Ministri. Quello lì sarà Sindaco di Roma. Ma per fare che questo accada dovrai dimenticare quello che è successo oggi, dovrai rinnegarlo. Dovrai schifarlo. Ora devi prometterlo”.

Il ragazzo dal trench bianco la guarda negli occhi pensando a quanto fosse pazza. Sta per andarsene e gridare insieme agli altri “hanno ucciso un camerata ne rinascono altri cento”. Ma poi si ferma. Torna indietro. Pronuncia una promessa…..

www.loretoblog.it "

Frammenti ha detto...

Dimenticavo...come posso contattarti?

Tribuno ha detto...

Caro frammenti, siamo raggiungibili cliccando sul nostro profilo. Ognuno ha messo la il proprio contatto email.

Un saluto

Frammenti ha detto...

Scusa Tribuno ma sul profilo di Dindimea non trovo alcuna mail.
Puoi aiutarmi?

Tribuno ha detto...

Caro frammenti, farò presente a Dindimea che non ha ancora postato il suo indirizzo email nel profilo. Per ora puoi mandare i tuoi dati o eventuale materiale a:

oltre-confine@online.de

ed io provvederò prima possibile a girare il materiale. Un saluto

Tribuno ha detto...

... sempre che non sia roba privata, al che non ti resta che attendere finché non ci pensa Dindimea! ;-)

Dindimea ha detto...

Caro Frammenti,
ho letto la tua interessante mail.
Diciamo che la nostra strada è esattamente la stessa. Tu mi chiedi la relazione ed io posso dirti che c'è comunità di intenti.
Quel che tu mi prospetti mi trova d'accordo, anche perchè è l'unico modo che ci rimane per non perdere di mano la situazione. Mi piacerebbe approfondire il discorso de visu. Vediamo un po' come fare.
Il nostro web-master sta provvedendo a fornire una mail personale a me e a Cincinnato.
Nel frattempo, se vuoi,puoi scrivermi tranquillamente qui oltre-confine@online.de
Un saluto.

Dindimea ha detto...

Dimenticavo.
No, Frammenti, non credo che un Governo che abbia quel Presidente della Camera possa fare Revisionismo storico.
Del resto non credo ci si possa aspettare nulla di quello che io e te vorremmo. Il bene del popolo proletario. "I nostri programmi sono decisamente rivoluzionari, le nostre idee appartengono a quelle che in regime democratico si chiamerebbero “di sinistra”. Su ciò non può esserci dubbio: noi siamo i proletari in lotta, contro il capitalismo. Siamo i rivoluzionari alla ricerca di un ordine nuovo. Se questo è vero, rivolgersi alla borghesia agitando il pericolo rosso è un assurdo. Lo spauracchio vero, il pericolo autentico, la minaccia contro cui lottiamo senza sosta viene da destra".
Noi non siamo la "guardia bianca della borghesia". Questo Governo lo è. In primis l'uomo dall'impermeabile bianco.

Tribuno ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Le foto presenti su Oltreconfineonline sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.