"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
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mercoledì 18 giugno 2008

Arrestateci tutti

Vorrei mettere oggi al corrente di una nuova iniziativa di Antonio Di Pietro, la quale mi trova completamente solidale. Si tratta di una iniziativa forte e di disubbidienza civile di fronte al tentativo del governo (illegittimo rispetto all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo) di limitare notevolmente l'uso delle intercettazioni nei processi con una pena massima inferiore ai 10 anni (che sono anche il 95% del totale e praticamente tutti i reati comuni che toccano il popolo da vicino) ed oltre a questo la libertà fondamentale del diritto di stampa e di informazione.
Come abbiamo spiegato nei nostri precedenti commenti, si tratta chiaramente di un provvedimento
scandaloso voluto dalla classe classe politica di governo nella sua quasi totalità a vantaggio dei propri interessi di Casta.
La sola voce rabbiosa Di Pietro si stacca dal branco.
Mi vengono ora in mente le campagne giustizialiste a favore dell'allora PM di Milano nel lontano '92/'93 condotte in quegli anni dalla destra italiana. Quei conati moralizzatori sono ora solo un lontano ricordo.
Oggi Alleanza Nazionale tace. Il partito di Fini è diventato il notaio dei Poteri forti.
Da oggi diffondo il banner dell'iniziativa "arrestateci tutti" anche in questo blog.

"Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non ha tempo per gli italiani, per le vere emergenze del Paese. Il suo tempo lo dedica esclusivamente ai problemi personali, alle pendenze giudiziarie (dal processo Mills alla vicenda delle intercettazioni con Saccà), alla difesa ad oltranza delle concessioni pubbliche che gli consentono di trasmettere Rete4 e di incassare gli introiti pubblicitari attraverso Publitalia. Berlusconi non ha tempo per occuparsi degli italiani, è troppo occupato, anzi pre-occupato per le sue vicende private. Il suo è un governo ad personam, composto da persone fidate e nominate ministri per proteggere i suoi interessi.

La cosiddetta legge sulle intercettazioni, che tappa la bocca ai giornalisti e impedisce alla magistratura di indagare sulla maggior parte dei reati, non è voluta dagli italiani onesti, ma da politici disonesti. Questa legge impedirà la cronaca giudiziaria su atti pubblici. Non verremo più a sapere dei furbetti del quartierino, delle operazioni omicide compiute all’ospedale Santa Rita di Milano. Questa è una legge fascista. Esiste di fronte allo scempio della democrazia il diritto di disobbedienza civile da parte dei cittadini. Ed è esattamente quello che farò in questo blog e nel sito dell’Italia dei Valori, che pubblicheranno senza alcun timore delle conseguenze ogni atto pubblico di natura giudiziaria che sia di interesse dell’opinione pubblica.

Inoltre, l’Italia dei Valori darà il proprio supporto legale a tutti i blogger che saranno perseguiti per aver pubblicato notizie giudiziarie pubbliche.

Berlusconi deve sapere che l’Italia non è ancora di sua proprietà e che la democrazia non si può negoziare."

Antonio Di Pietro

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