"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
Paolo Borsellino

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mercoledì 9 luglio 2008

OVERDOSE DI "FASCISTI" IN ITALIA

Ieri, 8 di luglio e' una data che segnero' con pennarello sul personalissimo calendario della mia vita.
Mai mi ero trovato in mezzo ad una cosi' vasta moltitudine di gente di sinistra, almeno mai con una camicia nera addosso e mai con la voglia di supportare con la mia piccola e personalissima testimonianza la ribellione dell'Italia onesta contro quella degli imbonitori televisivi , dei massoni dal buon sorriso.
Eravamo un manipolo di uomini di destra , "camerati" come amiamo chiamarci tra noi , gente per bene, professionisti, insenganti, lavoratori, operai.
Un microcosmo del tutto simile al macrocosmo di sinistra che avevamo intorno.
Siamo stati adottati dal pianeta rosso e non c'e' stato un mugugno, non una ovvia contestazione...ce la saremmo davvero vista brutta.
Una faccia, una "razza" in una parola : gli Italiani, nel pieno delle loro diversita' e della loro ricchezza umana e culturale.
Sono iniziati gli interventi, in linea di massima tutti condivisibili -tranne la Guzzanti che ha fatto evidente torto alla sua intelligenza e alla sensibilita' di molti che sono cattolici - ma di una cosa devo lagnarmi con questo mondo di sinistra.
Usate la parola fascista, fascismo per indicare il male, ma non una forma specifica, bensi' un male di carattere universale, come se in una sola parola fosse mai possibile comprendere tutte le infinite possibilita' dell'umana malvagita'.
"Berlusconi e' un fascista"..."le leggi ad personam sono fasciste "...urlavano dal palco e dalle colonne dei suoi giornali, nei giorni precedenti il mago di Arcore aveva tuonato " manifestazione fascista", " Di Pietro e' un fascista".
Insomma il fascismo va bene per ogni stagione, si indossa sia d'estate che d'inverno e quando non si ha niente da dire lo si puo' tirare fuori a piacimento contando su un immediato consenso di una platea senza nessun senso critico e sovente ignorante nello specifico del termine.
In quel caldo soffocante, tramortiti da parole che suonavano come offesa alla nostra parte piu' intima e sensibile del nostro sentire politico, ci siamo stretti ancor di piu' gli uni agli altri ritrovando nella fratellanza e nel cameratismo il seme della nostra dignita' umana.
Mi e' venuto in mente il film di OZpetek " Fate ignoranti": situazioni diverse ma stesso cammino psicologico.
Si parte dalla condanna aprioristica e acritica di un mondo che non si conosce e si approda, dopo un tortuoso cammino psicologico e catartico, ad una nuova visione di quel mondo diametralmente opposta a quella che s'aveva all'inizio.
E' il cammino della conoscenza quello che vi invito a fare, senza preconcetti .
Cosa vuol dire essere "fascisti" oggi ?
E' una risposta complicata, credetemi, in uno scenario politico nazionale dove tutto s'assomiglia sempre piu', fino a divenire nei sogni veltrusconiani una pappetta informe , melmosa, ove ognuno insegue i propri "affarucci" dando la colpa al finto avversario politico per assolvere se stesso.
E' un meccanismo diabolico ed autorigenerante: il bipolarismo della merda !
Noi di destra, quella vera , che non riconoscerebbe neanche a Fini la dignita' di possedere una nostra tessera, siamo come voi , come s'e' detto ieri in quella piazza "il popolo con la schiena diritta, il popolo che non si piega, il popolo che non si vende".
Siamo fieramente antiberlusconiani, ma non contro Berlusconi in quanto persona, ma contro il "modello Berlusconi" intendendo con questo definire un prototipo di orrore politico e sociale, di ideali deviati e devianti, di forzature ed arroganza.
Siamo con tutti gli Italiani che non arrivano alla fine del mese, con i precari stuprati ogni giorno dal mercato del lavoro etc etc..
Insomma non ci sono mille modi di intendere una politica sociale, per il popolo, per le famiglie, per gli esseri umani che uno ad uno compongono questo nostro meraviglioso popolo.
Noi siamo extraparlamentari tali e quali a quanti ieri sventolavano le bandiere comuniste.
Non ho visto differenze sostanziali tra rossi e neri ieri in quella piazza.
Certo, non mi sogno di dire che due ideologie che si sono fronteggiate per decenni siano l'una la copia dell'altra, ma credo che il cammino delle fate ignoranti sarebbe un buon bagno di umilta' per ognuna delle fazioni.
Detto questo vorrei puntualizzare l'attenzione su un fatto concreto e nuovo nel panorama politico della destra italiana.
Dopo il risultato elettorale, con il PDL trionfatore, la destra "dura e pura" si e' ritrovata fuori dal parlamento e questo fatto ha stimolato il fiorire di moti e movimenti che si aprono a visioni politicamente nuove e a percorsi arditi , piu' volte tentati anche in passato ma mai con grande fortuna.
Mi riferisco al "fascismo rosso", all'estrema sinistra ...della destra : a noi, ieri , in quella piazza di Roma.
NOi siamo gli eretici, malvisti talvolta anche nella stessa nostra casa, siamo i portatori di un seme sociale, socialista e rivoluzionario.
Pesiamo gli uomini per quello che dicono e quello che fanno: non per la loro casacca politica.
Ieri eravamo ad applaudire Di PIetro, domani applaudiremo chiunque altro si impegni in un percorso di legalita', liberta' e democrazia.
Liberta', legalita' e democrazia.......le voglio riscrivere per farvele ben ricordare.
Non manganello e olio di ricino, non teste rasate e coretti del ventennio, noi puntiamo ad una visione modernissima e sociale dell'idea fascista.
Forse la potremmo chiamare con un altro nome, ma sarebbe indossare una maschera, un vestito che non e' il nostro e a queste cose non siamo abituati e non intendiamo piegarci.
Siamo come siamo e non intendiamo essere altro per compiacere qualcuno.
La nostra rudezza ideologica la si legga non come una ottusa brutalita', ma come un integralismo identitario che ci scorre nelle vene e che e' il sale della nostra vita.
Le parole "fasciste" di ieri erano usate a sproposito ed ignorantemente, spero che questo si sia capito con onesta' morale e liberta' intellettuale.
La stessa liberta' ed onesta' che abbiamo riconosciuto a coloro che da quel palco ieri hanno lanciato un grido di difesa per noi tutti, per le nsotre famiglie, per la nostra dignita' .
Il barbaro nemico preme alle frontiere morali della nostra nazione, ne mina le istituzioni rendendole puzzolenti come bordelli di quart' ordine....noi sentiamo imperativo l'onere e l'onore di presidiare le frontiere al fianco di tutti gli Italiani onesti, ma non tirateci addosso il letame altrui perche' non ce lo meritiamo.
Forza e onore.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedendo il pannello con su scritto a caratteri cubitali :
PANE
PACE
LAVORO
sono tornato indietro con la memoria ad un comizio del Primo Maggio di una cinquantina di anni fa, quando l’oratore, rosso per la foga, urlava alla folla:
“Volete il pane?”. Sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!
“Volete la pace?”. Sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!
“Volete il lavoro?”. Bandiera rossa, che trionferà, evviva il…………!!!!
Ho capito chi erano i compagnucci rossi.
In seguito, leggendo “Camerata, dove sei?” di anonimo nero, ho trovato l’oratore, rosso per la foga, citato nel libro: ho capito chi erano i tanti “camerati ”, traditori e biasimati già da chi, condannato senza processo dagli pseudo giustizionalisti dell’epoca, ha pagato con la vita il tentativo di far diventare gli italiani ITALIANI.
Ed oggi, sentendo i telegiornali (pagati da noi) e leggendo i giornali (pagati da noi) in riferimento alla manifestazione dell’8 luglio, non identificandomi con nessuna delle tre scimmiette
-ho visto la sottile strumentalizzazione politica utilizzata da un ex magistrato;
-ho sentito insulti e mancanza di rispetto verso le istituzioni;
-ho parlato, esprimendo le miei opinioni , non dal palco di Di Pietro, ma nel sito OLTRECONFINE, che mi sta ospitando e che ringrazio.

Tribuno ha detto...

Ti ringrazio di postare su Oltreconfine e condivido il tono del tuo discorso, anche se sia io che Palombo abbiamo apprezzato una manifestazione come quella di ieri (vedi nostri post) pure parzialmente rovinata da certe uscite come quella di Laura Belli e la Guzzanti sul Papa. Però come fai a trattare seriamente delle istituzioni composte da ex-massoni, veline e portaborse incompetenti (e mi voglio ora fermare qua), quando il Parlamento contiene 70 tra indagati, prescritti e condannati, quando i parlamentari sono stati eletti con una legge elettorale che la Consulta ha dichiarato anticostituzionale? Eccetera?
Insomma qualche ragione ce l’avevano anche loro…

Anonimo ha detto...

Caro Tribuno,insulti e mancanza di rispetto ci sono stati da parte della Guzzanti nei confronti del Presidente della Repubblica italiana e del capo dello Stato del Vaticano. Mi posso sbagliare, ma sono le istituzioni alle quali mi riferivo.
Potrei essere non d'accordo col politico Napolitano o col capo dei cattolici, non condividendone le idee, ma ritengo che il ruolo istituzionale debba essere sempre rispettato.
Il capo dello Stato italiano sta avallando dei decreti non condivisibili; il capo dei cattolici, tramite il suo giornale, invita a fare un governo di "soccorso" nazionale. Io,pur rispettando le loro prese di posizione, mi limito a dire che non agiscono al di sopra delle parti e nemmeno me li vedo garanti della neutralità di uno Stato.
I comici fanno ridere,i parlamentari fanno ridere,Ciarrapico fa ridere,gli elettori fanno ridere,IL POPOLO ITALIANO PIANGE E PIANGERA' DI BRUTTO, FRA NON MOLTO!
IN ALTO I CUORI

Tribuno ha detto...

Caro legionario,
sono d'accordo che in genere le personalità e gli istituti dello stato vanno difesi ma purtroppo viviamo in strani tempi dopo tutto sembra diventato possibile. Persino che ex-piduisti vadano al governo col favore popolare e nominino ai posti chiave sodali siciliani amici delle cosche... Davanti a ciò il popolo ha diritto ultimo di difesa. Ma civilmente.
Riguardo agli insulti, io non mi ricordo nulla di veramente tale nei confronti di Napolitano (anche se non ho seguito tutti gli oratori per filo e per segno), Grillo ha detto che si avvantaggia del Lodo Alfano. Beh, è vero. Perché Napoletano non ha preteso che il suo nome fosse espunto dalla lista dei quattro "intoccabili"?
Diverso il caso della Guzzanti, come anche ho sottolineato nei miei post. Sbagliato ed inopportuno trascinare la Chiesa in una incomprensibile polemica fuori luogo (le leggi vergogna erano il tema). Consideriamo però che la Guzzanti parlava da comica satirica, ed in quest'ottica bisogna leggere le sue affermazioni. Insomma: non carichiamo di significati eccessivi.
E soprattutto concentriamoci sul fatto centrale di una manifestazione che, in nome della legalità e della moralizzazione della vita politica, ha radunato finalmente una bella fetta trasversale della cittadinanza da destra a sinistra (scordiamoci per un momento la fazionsità di taluni partecipanti).
Concordo purtroppo con la tua conclusione che tempi bui ci attendono. Capirà almeno allora il popolo di esser stato ingannato da una classe politica parassitaria ed inetta?

In alto i cuori!

Anonimo ha detto...

Anche io c'ero e sono stato bene. Mi sono sentito in famiglia, capito da tante altre persone che come me erano lì per dimostrare il loro dissenso verso le ultime leggi-vergogna. Peccato che ieri i giornali si sono soffermati su tutt'altri aspetti... sono indignato per questo.
Sul mio blog, se ti può interessare, ci sono resoconti e sensazioni...
Saluti.

Anonimo ha detto...

A PROPOSITO DELLO STRISCIONE:PANE-PACE-LAVORO
Lo slogan dello striscione mi ha riportato a TUTTE le manifestazioni sinistrorse della seconda metà del secolo scorso che, benché utilizzasse parole semplici, era di grande effetto: e come poteva la gente non restare influenzata?
Se all’epoca avessi “saputo leggere”, avrei capito che:
PANE= SOPRAVVIVENZA
PACE= ANTIMILITARISMO
LAVORO=ASSISTENZIALISMO
Mi sarei ribellato? Non credo.
Chi ha presentato, nel 2008, lo striscione, è convinto di quello che ha scritto? Crede davvero di continuare a chiedere le stesse cose con quel significato?
Nel 2008, il buon senso mi spinge a modificarlo nei termini seguenti:
PACE= GIUSTIZIA SOCIALE
PANE=GIUSTIZIA ECONOMICA
LAVORO=GIUSTIZIA UMANA
E, nel 2008, non mi vergognerei di tornare indietro di quarant'anni e riproporre ai nostri parlamentari ed extraparlamentari quello che scrisse il capo del governo più duraturo della storia d’Italia.
“Un capo dovrà immancabilmente agitare certe idee:
*Collaborazione e non lotta di classe;
*carta del lavoro;
*la proprietà sacra fino a che non diventi un insulto alla miseria;
*cura e protezione dei lavoratori, specialmente dei vecchi e degli invalidi;
*cura e protezione della madre e dell'infanzia;
*assistenza fraterna ai bisognosi;
*moralità in tutti i campi;
*lotta contro l'ignoranza e contro il servilismo verso i potenti;
*esaltazione dello spirito di orgoglio di essere italiano;
*abolizione di ogni dogana;
*libero commercio fra paese e paese, regolato da una convenzione;
*moneta unica;
*educazione in profondità e non, purtroppo in superficie, come e' avvenuto per colpa degli avvenimenti e non per deficienza ideologica.
*liberta di pensiero, di parola e di stampa? Sì, purché regolata e moderata da limiti giusti, chiaramente stabiliti. Senza di che, si avrebbe anarchia e licenza”
E QUESTA EREDITA’ LA DEVO LASCIARE IN MANO A CHI?

CLIB ha detto...

Lo striscione non e' casuale. Si riferisce a un nascente partito, ne' di sinistra ne' di destra ne' di centro, me del nuovo che c'e' bisogno in Italia.
Potete visitare il sito qui
http://www.panepacelavoro.it/

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