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sabato 26 luglio 2008

"Le orde barbariche arrivano!" Il governo proclama l'emergenza nazionale. Dobbiamo ridere o piangere?


La commedia all'italiana sull'immigrazione si arricchisce di una nuova giocosa puntata.
Il Consiglio dei ministri ha infatti posto venerdì scorso lo stato di emergenza nazionale per l'immigrazione accogliendo una richiesta del Ministero per gli interni.
In realtà niente di cui meravigliarsi.
Ritorniamo sempre alla solita politica urlata dei titoloni televisivi senza sostanza dietro. La notizia conta, non il provvedimento vero e proprio.
"Nuovo sbarco di visigoti bloccati alle porte di Roma. Un manipolo di carabinieri bloccava eroicamente l'invasione" A quando, caro Umilio Fido?
Così mentre da un lato si grida alla nuova invasione barbarica, dall'altro si tolgono soldi a forze dell'ordine, magistratura ed esercito, come recita l'ultimo decreto-legge per lo sviluppo economico - proprio così l'hanno chiamato, ohibò.
Si estende il patteggiamento per i processi in corso e già finiti, in modo che nessun condannato per una pena al di sotto dei 7 anni e mezzo possa, anche per effetto dell'indulto, mai finire in carcere; a proposito, entrambi provvedimenti varati pro amico suo, il patteggiamento allargato pro Mills e l'indulto pro Previti.
Come fidarsi di chi con l'indulto ha rimesso nelle strade italiane 26 mila criminali comuni? E tutto per togliere un amico di famiglia dagli arresti domiciliari?
Così, se emergenza nazionale è, come si pensa di combatterla? A colpi di penna o ti titoli di giornale? Forse assoldando le Strurmtruppen di Bonvi?
Per non parlare del taglio alla scuola ed all'Università - riduzione di oltre 100 mila insegnanti - che non viene certo incontro ad un paese che per effetto della forte dell'immigrazione sta aumentando consistentemente il numero dei propri abitanti e quindi dei giovani in età di apprendimento.
Quindi risposte per il corto e per il lungo periodo non efficaci ma beffarde di fronte a questa improrogabile questione dell'immigrazione.
Di fronte alla bancarotta statale che viene per effetto di un debito pubblico in continuo aumento ed ad una economia in rallentamento, i partiti di Centro-destra, dopo avere usato il "fattore paura" per vincere, ora mettono già le mani avanti; così quando gli italiani, guardandosi attorno, vedranno che nulla è cambiato, a loro potranno dire "ma noi avevamo posto addirittura lo stato di emergenza nazionale". Pronti a scaricare le colpe sulle toghe rosse bolsceviche, inspiegabilmente riluttanti ad incarcerare l' invasore barbaro.
Peccato che le toghe scarlatte debbano solo applicare la legge. Il vero criminale è il legislatore.
La vera emergenza nazionale è questo governo di attori di secondo livello.
Ma le bugie hanno le gambe corte, come quelle del Puparo.
Mi auguro proprio che gli elettori di Centro-destra non siano così fessi.

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