"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
Paolo Borsellino

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domenica 27 luglio 2008

Libertà per gli assassini

Pubblico integralmente il testo di una lettera del fratello di Paolo Borsellino, Giuseppe, alla notizia della scarcerazione di Bruno Contrada.

"Pochi minuti fa mi è arrivata la notizia della scarcerazione di Contrada, sotto la forma di arresti domiciliari per motivi di salute.
Non posso accettarla, il mio animo si rivolta, il constatare che agli assassini di mio fratello non è bastato ucciderlo ma che stanno anche completando l'opera mi ripugna, mi sconvolge.
Ho voglia di farmi giustizia con le mie mani dato che la Giustizia in questo nostro sciagurato paese non esiste più.
Paolo considerava Contrada un assassino e lo stesso lo considero io e per gli assassini non ci può essere ne perdono ne pietà. Non è una mia idea, Paolo disse più di una volta ai suoi familiari parlando di Contrada "solo a fare il nome di quell'uomo si può morire".
Contrada era in carcere, il solo finora a pagare per quei pezzi deviati dello Stato che con la criminalità mafiosa hanno trattato e per portare avanti questa trattativa hanno fatto uccidere Paolo Borsellino e con lui tutta la sua scorta, ragazzi mandati a morire senza nessuna difesa ne possibilità di salvezza da chi sapeva che il carico di tritolo, anzi di Semtex, l'esplosivo usato per le stragi di Stato, era già stato depositato in Via D'Amelio.
Contrada era un simbolo, il simbolo di una Giustizia che qualche volta, solo qualche volta, riesce ad inchiodare i colpevoli. Adesso quelli che lui ha servito e che sono rimasti fuori dalla galera, che non sono mai stati finora indagati perché i pochi giudici che hanno tentato di farlo sono stati subito ridotti al silenzio, come ha detto l'altro giorno il giudice Scarpinato al Palazzo Steri di Palermo, sono riusciti a tirarlo fuori come gli avevano promesso per evitare che potesse parlare e trascinare in galera anche loro.
Avrei potuto accettare che finisse i suoi miseri giorni a casa sua, se anche gli altri avessero pagato, se fossero partite quelle indagini che non andranno mai avanti sui mandanti occulti della strage, su quelli che non si possono chiamare "mandanti esterni" perché sono "interni" allo Stato ed alla stessa magistratura.
Ma, come disse Sciascia, "lo stato non può processare se stesso" e quello che c'era scritto sull'Agenda Rossa di Paolo permette di tenere in piedi una rete di ricatti che consente di mettere tutte le pedine al posto giusto, di manovrare i pezzi necessari, ed arrivare alla fine della partita.
Se venissero portate a termine le indagini sulle telefonate partite dal centro del Sisde sul Castello Utveggio, Contrada ed tanti altri insieme a lui potrebbero andare in carcere non per concorso esterno in associazione mafiosa ma per concorso in strage e forse sarebbe allora più difficile tirarli fuori dal carcere, sarebbe più difficile concedere anche a loro l'immunità come per le alte cariche dello Stato, se ne potrebbe salvare uno ma non tutti.
Ho eliminato dal mio vocabolario due parole, la speranza ma anche la disillusione, lo scoraggiamento. Ce ne sono rimaste solo due la parola rabbia e la parola lotta e a gridare la mia rabbia e a lottare continuerò finché avrò voce, finché avrò vita."

Come mai questa mia determinazione nel trattare il tema Paolo Borsellino in successivi contributi?
Perché è mia convinzione che negli attentati mafiosi di Capaci e Via D'Amelio si siano scritte nel sangue le basi ed i presupposti di questa disgraziata Seconda Repubblica.
Chi trovasse i loro mandanti occulti, i mandanti "interni" allo Stato di cui parla Salvatore Borsellino, troverebbe i complici dell'inizio della nostra triste storia.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Carissimo Tribuno:-) sono Lupo..non ho un blog ma possiamo sentirci e unirci perche solo rimanendo uniti,si potrà far fronte e una svolta vera per diventare il paese in cui dovevamo vivere..spero davvero che nasca questo movimento,civile apartitico e semplicemente politico nel senso piu puro e classico del suo suono..io un pochino per ora mi appoggio a emergenza democratica,perche di quelli che ho conosciuto ,mi è sembrato il piu nuovo,inteso nel non riciclato da altre storie di partito e dicendo cio' so bene che quei politici veri che avrebbero voluto darci un'altra storia , non vanno abbandonati..come Nando Dalla Chiesa per esempio e cosi altri,visto che x ora i tanti sparsi nelle rete e fuori, non si conoscono e non hanno punti di riferimento in cui calamitarsi per un'unica direzione e occorre epserienza politica per fare aggragazione;
e l'unica cosa che per ora, ripeto, posso fare nel mio piccolo e tu nel tuo piu grande e Marco o altri nel loro piu grande ancora ,è far girare il senso per cui ci si è ritrovati nella non storia..X quanto riguarda cio che ti ha colpito ierisera , sai gia di tuo sicuramente che vi sono vari documetni,testi, libri, persone , memorie vive della verità come sosteneva Rita Adria per Borsellino e piu li facciamo girare per renderci consapevoli e piu aiuteremo a non dimenticare più gli orrendi e orrori precedenti tutti ,per conoscere,sradicare e fare veramente un passo nuovo e fresco per respirare finalmente senza piu mali di indifferenza o in opposto rabbia o tanta tanta ignoranza. Come avrai visto Renata Franceschini a conclusione di tutto quel repertorio, che second me è una sintesi di tante mie letture,dice al mondo di far girare e girare..vi sono poi tutte le letture dei singoli documenti..e via via me ne parlerai e te ne parlerò.E' molto bello x me sapere che in rete , in questo spazio e in quello di eiri sera , si sviluppi un senso comune di pesanre e pensare di poter darci un paese civile, sia a noi gia sensibili sia ai famosi ignoranti e anche intrallazzini e grandi intrallazzoni , prima che muoia definitivamente per tutti quanti noi.Ti abbraccio forte e a presto risentirti :-)

Tribuno ha detto...

Caro lupo,

sono veramente contento che vieni a trovarmi nel mio sito.
Concordo in toto con le tue tesi, e dico di più che internet è diventato ormai l'ultimo luogo in cui noi, dissidenti di regime, possiamo venire a difenderci dalle malefatte della Casta.
Il problema, come Grillo ha così bene esposto, risiede infatti nel controllo quasi totale dell'informazione da parte dei poteri forti di Palazzo e non, e in ispecie di quella televisiva, che distorce e piega la realtà ai bisogni del regime.
Per questo è importante che noi, nell'ultimo luogo libero ancora rimasto, facciamo sapere e diffondiamo documenti come quello di Renata Franceschini.
Perché sapere è potere, il potere del Palazzo.
Se hai materiale interessante da diffondere di volta in volta lo pubblicherò volentieri nel mio blog diffondendolo negli ambienti che frequento. Non solo materiale grezzo ma anche tuoi post pronti.
Noi singolarmente siamo piccoli topolini di fronte alla forza del regime, come scherzosamente mostra l'immagine principale del mio sito; ma insieme possiamo essere una forza.

A risentirci.

Anonimo ha detto...

caro Tribuno, ti ringrazio di far sentire parte senza bisogno di ruoli o arruolamenti, un "topolino" come me di fronte a chiunque..figurati in un luogo così ricco quale è questo e quello di Travaglio e quello di chiunuqe si muova verso il bisogno di fare veramente STato per tutti e x muovere quindi pensiero "oltre" il ristagno e soffoco, rimuovendo inutili ridondanze ad un agire comune, poichè solo se saremo tanti "topolini" verso un'unica direzione , sarà possibile la scalata di quel pachiderma che ha infettato mortalmente lo STato,le sue funzioni,i partiti, i giornali ma sopratutto la salute mentale e culturale del suo popolo riducendolo a popolino direi e non topolino come noi..ovviamente ogni topolino,per prima me,deve rinunciare a quella parte di se stesso,che danneggerebbe il bene comune che antistoricamente sembra ancora volere con un discorso di classi contrapposte qualcunaltro o che sembrerebbe solo in qualche slogan di vaffa senza un alternativa poi politica.Vorrei prendere il meglio che ognuno ha pensato e voluto per andare verso un paese mai nato (e ormai dovutoci!fosse solo da noi stessi) e che questi non hanno avuto la possibilità di portare "oltre" verso l'oltre che la plebe dei tribuni :-)) ed anche nn solo lei ,ke è ed era davanti allo stato delle cose sempre piu impotente!Spero si possa fare insieme da questo luogo "libero" un luogo di lavoro,un laboratorio politico direi in cui far crescere consapevolezza e compostezza di pensieri,ad alta voce per costruire,oltre il lamento corale a cui mi unisco visto il dove e l'oltre in cui siamo finiti.Programmi per riparare i danni,dalle leggi e alle veri riforme,in cui dall'individuo all'impresa,dalla scuola alla cultura,dal lavoratore all'imprenditore si viva di "traffici" umani, legali e piu ricchi per tutti.Solo opponendo costruzione presente e x il futuro a tanta distruzione storica passata e presente,si opererà trasversalemente nel senso opposto a chi ci ha fatto altre bandiere sotto quella delle parvenze di uno Stato Italia.
un risentirci infinito e se vuoi ti consiglio a proposito di "topolini" che vogliono fare come noi, chi per primo senti grazie a quel blog in cui ci siamo consociuti, parlarmi di pensieri ed azioni di topolini "buoni", forse ti piacerà come arcipelago, sono quelli di emergenza democratica e ne ha cura un blogger con cui sono sicura rimarrai entusiasta :http://emergenzademocratica.blogspot.com/
se vuoi invece mia mail :filidimemoria@libero.it
a sentirci e risentirci ..ciao:-)

Anonimo ha detto...

http://www.progettolegalita.it/it/prodotti_sociali/

forse questi li conosci senzalatro..
fra l'altro ora ho visto su rainews24 dei promo contro il pizzo ecc ecc fatti molto bene e centrati perfettamente nel messaggio da dare, ma li faranno vedere?
vi sono vari enti che si sono riuniti con questo gruppo per questo progetto

:-)

Anonimo ha detto...

.....4 miseri commenti e niente di più......una cosa,il regime c'era al tempo del comunismo.

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