"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose."
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martedì 1 luglio 2008

Tutto in mese

Segue quest'oggi un altro brillantissimo contributo dal blog di Benny Calasanzio.

"Mai visto un innocente darsi così tanto da fare per farla franca" diceva qualche anno fa il filosofo Luttazzi. Mai vista così tanta gente mettere da parte tutto e dedicarsi anima e corpo per 30 giorni col fine unico di salvare un singolo multiprescritto dalla Giustizia. E' una squadra che funziona meglio dei pompieri. Già all'indomani delle elezioni, al primo squillo del nuovo premier, tutti pronti per la nuova missione, con tuta ignifuga ed estintori alla schiuma espansa antigiudice.
E' da questa azione corale che nel giro di un mese è partita una campagna di sterminio del sistema penale, della Costituzione, senza che nessuna delle bambole gonfiabili dell'opposizione facessero qualcosa. Solo Di Pietro ha avuto il coraggio di chiamare per nome Berlusconi, che infatti non ha replicato: "magnaccia". Si dice abbia risposto sovrappensiero "si Tonino dimmi...". Nel giro di un mese hanno infilato tre goal, ancora da convalidare, che stenderebbero pure la Spagna di Aragones. Bisogna dare atto però al porta borse di Berlusconi, Angelino Alfano, e al sicario morale, Niccolò Ghedini, che di fantasia ne hanno avuta.

Partiamo dall'inizio. Inserire nel "pacchetto sicurezza", che magari uno sprovveduto pensa sia una cosa seria, una norma che bloccasse i processi per i reati commessi fino al giugno 2002, è stato un colpo di classe. Con la sicurezza non c'entra nulla, ma pare che la corruzione dell'avvocato Mills, da parte dello staff di Berlusconi sia stata perpetuata proprio in quel periodo. Anzi, dopo questa legge, è la conferma per gli inquirenti, smettete pure di indagare, ha confessato. Si calcola che verranno stoppati circa 100 mila processi. Centomila processi, centomila procedimenti per fermarne uno. Naturalmente il testo di questa barzelletta viola abbondantemente l'Articolo 111 della Costituzione (che pare essere ancora in vigore, almeno per qualche altra settimana), riguardo alla ragionevole durata del processo, e l'Articolo 3, sul principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. La norma sospende i processi per i reati con pene fino a dieci anni di reclusione. Che sono il 95% dei reati. Capite che buco stanno facendo per far passare il piccolo sorcio Berlusconi? Perfino il Csm ha detto, dopo aver chiesto scusa e sottovoce, che questa norma è palesemente anticostituzionale, e se lo dice il Csm, vuol dire che il buco è proprio grosso.
Passiamo al secondo goal, sempre ad opera dei due delegati del re. Limitare le intercettazioni. Qui nessuno scandalo. Lo aveva scritto nel suo programma elettorale: "limitazione dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione". Detto fatto: carcere ai giornalisti, multe agli editori che le pubblicheranno; tutto inutile visto che la magistratura non potrà più farle, le intercettazioni, escluse per quei cinque-sei reati lasciati per scenografia.
Non c'eravamo ancora ripresi dal terribile uno-due di regime, che ci arriva un gancio destro da frattura della mandibola: immunità per le quattro alte cariche dello Stato, "a garanzia della governabilità del paese". Anche qui, c'era una volta l'Articolo 3 della Costituzione che recitava: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali [...]”. Nel 2004 la Consulta bocciò un Ddl uguale a questo. Solo un bambino turbato e prepotente poteva pensare una simile porcata: i processi attivati contro una delle quattro alte cariche dello Stato dovranno essere sospesi automaticamente per riprendere a fine mandato, senza possibilità di nuova sospensione nel caso di rielezione dell'indagato alla stessa carica. E se l'indagato fosse eletto ad un'altra carica? La cosa più aberrante di tutte, è che questa immunità non è limitata ai reati perpetrati nell'esercizio delle funzioni parlamentari, che sarebbe già odiosa di per sé, ma a tutti i reati. Anche quelli colti nella flagranza. Se Berlusconi mi uccide, e lo fa in diretta televisiva, io muoio, se mi spara bene, e lui torna a Palazzo Chigi. Speriamo sbagli mira.


P.S. Vi ricordate alla vigilia delle elezioni quando Cristo Silvio Salvatore parlava della cordata italiana per salvare Alitalia? Praticamente aspettavamo solo di conoscere i nomi e l'offerta. Poi si scoprì che non c'era cordata nè corde, ma solo un bluff, uno di quelli a cui ci ha abituato il figlio del riciclatore di soldi mafiosi. Air France aveva presentato un programma di "salvataggio" in cui si prevedevano 2000 licenziamenti. "Inaudito" tuonarono gli alleati del figlio del ricilatore dei soldi mafiosi. Morale della favola: sparita Air France, sparita la cordata, nel nuovo piano per salvare Alitalia sono previsti 4000 licenziamenti. Ad maiora.

Benny Calasanzio Borsellino

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