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lunedì 28 luglio 2008

I soldati per le strade! Una farsa degna del più grande Totò

La farsa del governo sulla questione immigrazione conosce una nuova eroica pagina.
Abbiamo già detto poco tempo fa come il governo si faccia beffe degli sprovveduti cittadini da un lato proclamando lo "stato di emergenza nazionale", dall'altro - quello che conta purtroppo - tagliando i fondi per forze dell'ordine, esercito e magistratura - e quindi minando alla base la validità dei proclami televisivi che vengono lanciati da Umilio Fido & co.
Una presa per il culo.
Ora pure i soldati per le strade! "I soldati affiancheranno agenti di polizia e carabinieri nel pattugliamento delle città." 3000 militari per la sicurezza nei centri urbani, di cui "circa un terzo andrà nei centri di identificazione ed espulsione (ex cpt), un terzo a controllare il luoghi sensibili come le ambasciate e il resto sarà impiegato a pattugliare". Parola del balilla arcoriano La Russa. E se lo dice lui ci possiamo credere.
In realtà lo dice lo stesso ministro guerriero il vero motivo della carnevalata. I soldati "perlustreranno le città a piedi per una maggiore visibilità". Segnatevi questa parola bene: visibilità. Ma di quale visibilità parla?

Della visibilità sua e della sua parte politica.
Perché mille soldati non sono certo sufficienti a pattugliare il grande numero di città italiane sovraffollate e preda di una criminalità di ogni sorta. Ma sono sufficienti per lanciare il proclama a reti unificate che il governo si da da fare per davvero per rendere finalmente sicure le città italiane.
Che intere regioni siano poi preda della criminalità organizzata naturalmente non interessa. Che il parlamento sia sovraffollato di condannati ed inquisiti nemmeno. Che faremo, manderemo ora 100 Marines armati di tutto punto a presidiare le aule di Montecitorio e Palazzo Madama contro i furti di portafogli?
E questo indifferente del fatto che la presenza di qualche soldatino in mimetica nelle strade delle nostre città così ricche di storia ed arte avrà un effetto simbolico e pratico negativo all'estero e presso i turisti.
Firenze non è Buenos Aires o Bogotà signori!
Purtroppo all'estero mica lo sanno che siamo governati da una manica di cabarettisti!

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